Convegno/La biblioteca nazionale ricorda Ferdinando Palasciano, a 130 anni dalla morte. Un chirurgo scomodo che amava l’arte e la politica

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Una figura singolare, fuori dagli schemi, tra i papà della Croce Rossa. A 130 anni dalla morte, la biblioteca nazionale di Napoli lo ricorda con una giornata di studi per approfondire la vicenda biografica, umana e professionale  e avviare  un’azione di divulgazione che consenta di trasmettere la memoria alle nuove generazioni di una voce di primo piano del contesto  scientifico ottocentesco.
“Il Palasciano inedito: storie di un chirurgo ‘scomodo’ a 130 anni dalla morte” è ilo titolo del convegno che si svolgerà venerdì 26 novembre dalle 10 organizzato dall’associazione “Ferdinando Palasciano” di Capua (dove nacque), in collaborazione con il collegio degli storici della chirurgia , la Croce Rossa italiana e la biblioteca nazionale di Napoli, che ne conserva, all’interno del vasto fondo Ranieri, alcuni documenti autografi e gran parte delle sue pubblicazioni.
Ufficiale medico sotto i Borbone, Palasciano (1815- 1891) si batté a rischio della sua vita per la neutralità e dell’intoccabilità dei feriti, uno e forse il più importante dei principi a fondamento della Croce Rossa.
Palasciano fu anche un abile chirurgo, famoso in Italia ed in Europa. Eseguì migliaia di interventi , molti con tecnica personale altamente innovativa. Raffinato amante dell’arte, fu inoltre deputato al Parlamento, senatore del Regno, consigliere e assessore al Comune di Napoli.  E con questo ruolo s’impegnò per istituire una casa di maternità nell’Annunziata di Napoli.
All’incontro parteciperanno, tra gli altri, Ludovico Docimo (Università degli Studi della Campania“Luigi Vanvitelli”), Andrea Renda (Università degli Studi di Napoli “Federico II”), Giuseppe Romagnuolo  ( AORN “Antonio Cardarelli”) e Michele Jasinski (Croce rossa italiana). ​

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