Talvolta accade che spettacoli non incensati dal frastuono delle campagne pubblicitarie, bench meritevoli di ben altra attenzione, finiscano per lasciare lo spettatore senza fiato, mentre il tam-tam della giostra mediatica che ruota ai grandi eventi preannunci solo dei clamorosi flop.
A riprova di ciò, il weekend musicale napoletano appena conclusosi è stato un vero e proprio Giano bifronte, se confrontiamo la serata inaugurale della prima edizione del Festival internazionale di musica da camera nella Villa Imperiale del parco archeologico del Pausilypon e la disastrosa rappresentazione di Aida “colossale” all’Arena flegrea.
E’ il caso di dire che l’annullamento della replica, causa una vertenza sindacale, ha evitato che la dbcle si consumasse in toto. La prima, infatti, sar ricordata per il botteghino in tilt e gli spettatori infuriati e stremati dalle quasi due ore d’attesa rispetto all’orario previsto (ore 21,00). Infastidito anche il direttore d’orchestra Christian Sandu perch mancavano le luci per leggere gli spartiti. La delusione si è fatta sentire anche nel finale, con l’ultimo atto lasciato incompleto. Un penoso disastro considerando la scarsa qualit dell’esecuzione, disturbata da frequenti tonfi e fruscii ai microfoni.
Di tutt’altra cifra, invece, il rcital piano che ha dato il via alla rassegna di concerti “Nuits d’ètè Pausilippe” (fino al 4 agosto, ingresso dalla Grotta di Seiano) ispirata alla celebre raccolta di melodie composte da Gaetano Donizetti e pubblicate a Napoli nel 1836. “Rends moi le Pausippe et la mer d’Italie” è il titolo scelto dal Maestro Aldo Ciccolini per la serata, prendendo spunto da un verso di Gèrald de Narval. Un malore, purtroppo, lo ha costretto a Parigi, ma la giovane Paloma Kouider, con una bella prova di carattere, ha stemperato il malumore per il grande assente e si è esibita da solista misurandosi con un programma rimaneggiato che ha saputo affrontare con garbo e grande sensibilit .
Ha fatto duellare Scarlatti e Beethoven con la “Pastorale” declinando l’omaggio a Napoli anche con la sonata K.1.
A seguire pezzi del compositore spagnolo noto come Padre Soler e, last but not least, uno “Studio” presentato dalla pianista per la prima volta. Pochi gli spettatori. Un vero peccato, perch come ha sottolineato il sindaco Luigi de Magistris, intervenuto alla presentazione, “E’ bello stare vicino a chi soffre e posso testimoniare la sensibilit di Ciccolini in occasione di una sua visita ai ragazzi del carcere di Nisida. Ho visto empatia”. Il maestro, infatti, non è nuovo a iniziative di beneficienza e, rinunciando al suo compenso, ha offerto il suo sostegno alla Associazione Carmine Gallo, sede all’interno dell’ospedale Pausipon, in favore dei bambini emoepatici e oncoematologici, cui è stato destinato l’incasso della serata. Paloma Kouider torner a esibirsi il 29 luglio con musiche di Scarlatti, Soler, Beethoven, Debussy e Martucci
. E in uno dei siti archeologici del mondo, al calare del sole, si potranno ascoltare altre giovani promesse del pianismo internazionale. “Tutti i concerti spiega Vidonne- si svolgeranno nelle ore del tramonto, rigorosamente senza illuminazione artificiale, nel segno forte di un’idea di cultura che sia anche eco-sostenibile. Prossimo appuntamento il 13 luglio con il chitarrista Francesco Scelzo che presenter il rcital “Un sueo en la Floresta”.
In foto, momenti della bella prova di Paloma Kouider
Per saperne di più
www.gaiola.com