La saletta rossa di Port’Alba si trasferisce idelamente in via Chiaia, ma punta al futuro. Sabato scorso si è tenuta, nella sede in via Bisignano, la tanto attesa conferenza per presentare la nuovissima e sicuramente apprezzata iniziativa di Guida Editori l’apertura di una sala, uno “spazio volutamente minimalista” come racconta lo stesso editore, che verte ad accogliere eventi e ad accrescere la fame culturale, gi positivamente bramosa, di Napoli.
La sala è piccola, accogliente, e l’aria che si respira è decisamente familiare a circondare il pubblico sono pareti ricoperte di fotografie di tutti coloro che, negli anni, hanno avuto occasione di lavorare o collaborare con la Guida Editori, personalit che vanno da Umberto Eco a Pier Paolo Pasolini.
Durante l’incontro, poi, introdotto dall’editore Diego Guida, nipote dei fondatori Mario e Giuseppe, proprietari della storica sede di Port’Alba, e coordinato dalla giornalista Conchita Sannino, sono intervenuti lo scrittore Maurizio De Giovanni, lo storico Paolo Macry, il presidente del Premio Napoli Gabriele Frasca, il giornalista Pietro Gargano, il vignettista Riccardo Marassi, l’artista Lello Esposito ed infine gli allievi della scuola italiana di Comix, diretta da Mario Punzo, che per l’occasione hanno realizzato schizzi e bozzetti sotto gli occhi degli astanti.
Non a caso, dunque, la scelta della posizione, volutamente centrale, posta esattamente nel pieno del centro storico napoletano al fine di restare in un certo qual modo “vicini” al passato ricordando la storica sede di Port’Alba, ma puntando verso un futuro ricco di novit ed iniziative. La Open House di sabato, che vanta un successo straordinario, nasce per questo motivo, come un vero e proprio intervento sull’avvenire, sul quale posare nuove, attive e solidissime basi culturali. Un punto nevralgico, dunque, che si dirama in tante altre sale più piccole organizzate per tutti coloro che credono nel concetto de “La Napoli che vorrei”, tema del dibattito immediatamente successivo (e quasi inevitabile) alla inaugurazione Napoli è giovane, dei giovani, vitale, impaziente. Ha in s una storia e una cultura che hanno bisogno di essere coltivate e non allontanate, come invece capita sempre più spesso.
Il vero e proprio bisogno di questa citt verr quindi aiutato dalla presenza della sala rossa che però «per funzionare come dice Maurizio De Giovanni deve essere aperta a tutti». Un salotto popolare, dell’intelligenza dei cittadini e di tutti coloro che vorranno condividere idee, opinioni, dibattiti, cos da fare di Napoli ed in particolare della casa editrice Guida, il fulcro della cultura partenopea, della quale non si hanno precedenti eguali in quanto a novit .
« per questo sogno nel cassetto coltivato a lungo che ho pensato di investire ancora in cultura, per attivare quel circuito virtuoso che, pare sia cos, riesce a trovare linfa vitale proprio nei e dai momenti che appaiono i più difficili e meno propizi. Dallo scorso dicembre del 2011, e fino ad oggi, ho incontrato tantissimi intellettuali, uomini di cultura di tutto il Mezzogiorno e non solo del Sud, che mi hanno incoraggiato, che hanno voluto fortemente che si creasse una nuova realt editoriale, la Guida Editori, appunto, per restituire a Napoli una voce libera e al di fuori dei soliti schemi, una voce attraverso la quale riavviare quel dibattito culturale e sociale ancora troppo assente». Cos Diego Guida spiega l’idea di una nuova tipologia di edizioni Guida, che prevede pubblicazioni estere, partnership con social networks e soprattutto una collaborazione con la casa editrice Mondadori a partire da gennaio 2015 che aiuter l’editore napoletano nella distribuzione sull’intero territorio nazionale. «Non mi aspettavo una simile accoglienza conclude l’editore siamo pronti a ricambiare una tale fiducia. Del resto, si ripete spesso, il futuro non si prevede, si fa».
Per maggiori informazioni e per partecipare al sondaggio per scegliere il nome da dare alla “saletta rossa”
www.guidaeditori.it
Nelle foto, uno scorcio della Open House e l’editore Diego Guida