La Sacra Famiglia è il tema di una passeggiata teatralizzata nel Centro Antico di Napoli il 23 dicembre 2015 visualizzata in video e foto idea e regia di Romina De Novellis in mostra negli spazi di Dafna Home Gallery, via Santa Teresa degli Scalzi 76 in Napoli, fino al 24 marzo. La passeggiata processione di 3 ore è di una famiglia napoletana quella di Romina con zie, cugini, nipoti, amici che dal Museo Archeologico attraversano Porta San Gennaro accedono su via Tribunali per sostare al Madre e poi proseguire per il San Carlo fino al Monumento al Marinaio in via Caracciolo. Il loro incedere ha ritmi molto lenti quasi funerei con visi seriosi.
Ognuno in abito elegante porta oggetti sacri o profani simboli della tipica tradizione natalizia partenopea pane, capitone, spasèlla (cesta) con pesci per zuppa e frittura, enorme polpo per insalata, tante verdure e gallina per la classica antica minestra, regali, giocattoli, fiori, spumante, vari dolci tipici, frutta fresca e secca e tanto altro. Non poteva mancare la tombola scostumata portata come stendardo insieme al suonatore di zampogna e piffero.
Nei partecipanti non c’è quella allegria chiassosa festosa di chi in corteo per via Toledo fino a Palazzo reale recava vistosi doni alla famiglia reale borbonica proprio nello stesso giorno. La performance fa riflettere su l’idea famiglia nei nostri tempi di globalizzazione che tende di incenerire passioni tradizioni rituali etica appartenenza a ogni forma socializzante. La famiglia nella cultura partenopea è intesa come nucleo di amore protezione luogo della propria crescita tra prime emozioni ed esperienze. A Natale è usanza della famiglia riunirsi e pranzare alla stessa tavola. In “Lacrime napulitane” Libero Bovio canta della tradizione “Mia cara madre, sta pe’ trasi Natale, e a st luntano cchiu me sape amaro…comme vurria senti’ nu zampognaro! A e ninne mieje facitele o presepio, e a tavola mettite o piatto mio; facite, quanno è a sera d”a Vigilia, comme si mezzo a vuje stesse pur’io. Che ssò e denare?”.
Romina oltre a soffermarsi sulle tradizioni familiari stimola il fruitore sulla conoscenza e la salvaguardia del ricco patrimonio artistico partendo dalla Sala Farnese e percorrendo gli antichi decumani. Suggestiva è la lunga sosta al portone del Madre velato da una tenda a strisce colorate a simboleggiare la libera fruizione dell’aria ossia del pensiero artistico tra interno e la citt . Diversi significati hanno il finale del corteo che si inoltra nel mare forse per purificarsi, per tornare alle origini nel grembo delle acque della Madre Terra, verso siti lontani per nuove diverse conoscenze culturali nell’incontrare altri popoli su altre spiagge.
Romina, napoletana coreografa regista, è dottoranda all’Ehess di Parigi in antropologia. Dal 2006 idea performance e installazioni a Venezia Roma Parigi Lione Tokyo Beirut Cairo.
L’ultima, La Sacra Famiglia, secondo omaggio alla nostra citt alla sua cultura classica contemporanea popolare, è prodotta da Dafna e dal centro culturale Le Toboggan di Lione in collaborazione con il Museo Archeologico e il Museo Madre di Napoli. In mostra 18 foto Polaroid 4 immagini analogiche sono di Mauro Bordin e il video è di Ands Arce Maldorado.
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