Il teatro Delle Palme ospita, a partire da domani, il consueto appuntamento con la rassegna Danza d’autore quattro appuntamenti di danza, tra tradizione e contemporaneit , che portano sul palcoscenico alcuni dei volti più noti al pubblico di massa, che hanno il merito di aver portato la danza sul piccolo schermo. Alla presentazione di questa mattina ha partecipato anche Raffaele Paganini che aprir la rassegna domani con “Un americano a Parigi”, coreografia di Luigi Martelletta sulle celebri note di George Gershwin. L’appuntamento successivo è per il 9 febbraio con la MMCompany in “Con le labbra dipinte”, con Vincenzo Capezzuto, coreografia di Michele Merola. Il 3 marzo in scena Kleidi Kadiu, il ballerino albanese che dopo il grande successo televisivo è tornato in teatro dove porta “Non solo Bolero” uno spettacolo ispirato al Bolero con alcune delle coreografie originali fuse con brani di danza inediti con le coreografie e la compagnia di ballo di Mvula Sungani. Infine, il 15 marzo la Spellbound Dance Company in Le quattro stagioni, coreografia Mauro Astolfi.
Il direttore artistico della manifestazione, Mario Crasto De Stefano ha sottolineato le difficolt della danza in Italia, denunciando la scarsa attenzione della politica nei confronti di un mondo che “da molte possibilit di lavoro ai giovani e allo stesso tempo, rispetto alle altre forme di teatro, richiamo il pubblico più giovane”. “Si ritiene che la cultura non sia più il petrolio dell’Italia ha commentato Paganini in realt all’estero ci vedono ancora come un paese dalla forte identit culturale. Il problema è che abbiamo il petrolio ma non le raffinerie. Sono moltissimi i talenti italiani che trovano spazio nelle compagnie straniere, non c’è solo la fuga dei cervelli ma anche dei “corpi”, il risultato è che se vanno tutti via il sistema si indebolisce”. Luigi Martelletta, coreografo e primo ballerino del teatro dell’opera di Roma, ha dichiarato “siamo un paese di ignoranti, che invece di andare a teatro va al cinema a vedere il cinepanettone”.
Quando si pensa alla danza, del resto, si dimentica che oltre ai componenti della compagnia che si vedono sul palco, ogni spettacolo coinvolge un indotto importante, fatto di costumisti, scenografi, trasportatori e collaboratori vari. “Ma se tra gli anni ’80 e ’90 il nostro sindacato ha fatto molto per il settore prosegue Paganini oggi sembra non sostenere più i giovani e il ricambio generazionale”.
Per conoscere tutti gli appuntamenti del Circuito campano della danza
www.danzateatro.net
Nell’immagine in alto la compagnia Spellbound in Le quattro stagioni, in basso Raffaele Paganini