La presentazione del programma della prossima stagione dello Stabile di Napoli avviene in un clima di forte tensione. Ed è preceduta da un lungo preambolo. L’atmosfera è ben diversa da quella del 28 marzo scorso, nella quale trionfalisticamente il direttore artistico Luca De Fusco faceva coincidere il suo “più bel giorno” con la notizia dell’ inclusione del Mercadante nella rosa dei teatri nazionali. Apre con un discorso di basso profilo il presidente del cda Adriano Giannola. La riconfermata fiducia dell’assemblea dei soci del Mercadante contro la sfiducia del sindaco non basta più come giustifica per il protrarsi della sua permanenza. Invoca pace e stabilit per garantire al nostro Stabile la serenit per attuare quel processo di crescita, annunciato ma non del tutto conseguito, che gli ha guadagnato l’ingresso insperato nel novero dei teatri nazionali e precisa di non essersi dimesso proprio per il bene del teatro e non per attaccamento alla poltrona. Peraltro poco remunerativa, aggiunge De Fusco ringraziandolo. Si far da parte quanto prima. Assente l’assessore alla cultura Daniele che si far vivo con un formale telegramma di auguri. Con il Comune è guerra aperta. Si attende il risultato delle elezioni ormai prossime. L’assedio comincia a pesare sui nervi degli assediati.
De Fusco prima ricorda di essere vittima di un paradossale attacco pervenutogli non per aver perso una battaglia, ma per averla vinta. Poi, rinunciando a una composta reazione british, attacca a testa bassa il masochismo dei napoletani, dice. Si dice stufo di tacere e annuncia querele e azioni di autotutela contro coloro che hanno dichiarato il falso a proposito dei risultati conseguiti e lo accusano di "fare clan" con quella che per lui è una squadra affiatata e unita da affinit elettive artistiche che legano tra loro tutti i componenti, dal direttore artistico all’ultimo macchinista. Passa poi non senza fatica all’illustrazione del programma, non prima di aver sentito un sindacalista della Cgil che, prescindendo dal discorso artistico, attesta la sua solidariet a una “azienda” che produce cultura. De Fusco difende ancora una volta, a spada tratta le sue scelte, confermatesi vincenti al botteghino. E ne elenca alcune.
Annuncia l’apertura del 28 ottobre con In memoria di una signora amica, che chiude idealmente il ciclo di celebrazioni su Patroni Griffi, apre a talentuose presenze femminili Mascia Musy, Fulvia Carotenuto, Cristina Donadio, Antonella Stefanucci, Imma Villa. Ripropone Tonino Taiuti, figura storica del teatro dialettale e apre a due giovani promesse Eduardo Scarpetta e Edoardo Sorgente. Promette un Goldoni, Il Bugiardo, nell’adattamento di Geppy Gleijeses e Alfredo Arias, che ne cura anche la regia, dopo i successi internazionali ottenuti con Circo equestre Sgueglia. Vanta la presenza di Mariano Rigillo in Re Lear…
Inoltre, il Mercadante continuer le sue collaborazioni internazionali inaugurate con il prestigioso Teatro Alekandrinskij di San Pietroburgo e la cilena Fundacin Teatro a Mil. Ma aumenter notevolmente il numero di produzioni autoctone. Annuncia una particolarissima lettura de La signorina Giulia di Strindberg rivisitata dal fantasioso registacileno Cristian Plana. Rivendica la valenza universale della trilogia dell’ Orestea di Eschilo (Agamennone, Le Coefore, Le Eumenidi), diretta da lui, con Mariano Rigillo, Elisabetta Pozzi, Gaia Aprea, Angela Pagano, Luca Lazzareschi, Andrea Renzi Claudio di Palma nel ruolo di Apollo. Sottolineando che la messa in scena in due parti o senza soluzione di continuit richiede uno sforzo di allestimento e competenze non indifferenti e non da tutti. Annuncia una Medea di tutto rispetto diretta da Gabriele Lavia. E ricorda che l’operazione su questi classici è stata resa possibile dai costi contenuti, realizzato grazie all’ampiego degli attori dieci ore al giorno lo spettacolo di sera e prove di quello successivo nel pomeriggio. Si dice fiero delle collaborazioni con nomi di livello internazionale (Arias, Plana), registi di rilievo (Glejeses, Borrelli), autori come La Capria e Parrella, e attori come Gaia Aprea, Elisabetta Pozzi, Angela Pagano, Mariano Rigillo, Luca Lazzareschi, Andrea Renzi, Claudio di Palma, Federica di Martino e giovani promesse.
Novit . Per Natale al San Ferdinando una Filumena Marturano con Gloriana e la regia di Nello Mascia. Al Ridotto, viene confermato il ruolo di luogo di sperimentazione e di ricerca, e affidato il compito di ospitare tante novit Spaccanapoli Time, di Ruggero Cappuccio, Dalla parte di Zeno di Valeria Parrella, Piatate, favola di un uomo che divenne albero di Mimmo Borrelli.
Intervengono come al solito registi e attori che dicono qualcosa sui lavori che presenteranno. Coro di consensi per il direttore da tutti quelli che fanno parte della "squadra".
Nelle foto, Luca De Fusco e Gloriana