Quale “Madre” dimentica i propri figli? Questo il dubbio alla base dell’operazione “Madre snaturata” promossa dagli artisti napoletani Augusto De Luca e Iabo.
Sabato 25 aprile alle ore 21 il museo Madre (Museo d’Arte Donna Regina in via Settembrini 79, Napoli) inaugura la collettiva Urban Superstar Show, organizzata dalla galleria romana Mondopop sotto la direzione di David Vecchiato.
La mostra vede la partecipazione di ben 33 artisti internazionali, tra cui 11 italiani che come cita il comunicato sono “…alcuni tra i nomi più interessanti della giovane Arte Contemporanea che nasce dalle ultime tendenze delle culture giovanili e urbane…”.
Ed ecco il problema gli unici artisti italiani provengono tutti da citt da Roma in su.
Dove è finita l’arte napoletana e quella del meridione in genere? Come è possibile che un museo, come il Madre, che ospita un evento, il primo di tal genere, dedicato alla Urban art, Street Art Italiana e internazionale non contempli nessuno dei suoi “legittimi figli”? Queste alcune delle domande che si sono posti Augusto De Luca e Iabo.
De Luca è un fotografo professionista che dalla met degli anni settanta studia con originalit i diversi generi fotografici a met strada tra tradizione e sperimentazione. Con il suo obiettivo ha immortalato e reso celebri le più belle immagini di Napoli, stampate poi sulle carte telefoniche della Telecom. “Cacciatore di graffiti”, da alcuni anni, ha accuratamente scollato dai muri della citt i più bei graffiti dei writer partenopei, tag di varie forme e dimensioni, raccogliendo centinaia di poster, che ospita nella sua casa.
L’altro promotore è uno tra i più conosciuti writer napoletani, Iabo, i cui ironici e provocatori graffiti circolano per la citt napoletana, la sua galleria è la strada, e la sua tela i muri della metropolitana e gli angoli delle strade. Indignati e offesi dal tradimento del Madre hanno ideato l’operazione “Madre Snaturata”, dando vita a un video e a un logo che ricalca quello ufficiale del museo ma, che secondo la tecnica di Iabo, che lascia sgocciolare la pittura, è come se esso stesse perdendo il suo carattere originario e si stesse diluendo e “snaturando”.
Grazie alla diffusione web e tramite il portale ziguline.com, che per primi hanno accolto la loro indignazione, e i vari myspace e facebook, l’operazione si è estesa a macchia d’olio. Molti gli artisti che si sono mossi a favore dei loro colleghi tra cui il collettivo Satoboy di Salerno, Trapani, Helios, Corvo, Biodpi e tanti altri del sud e non solo, molte infatti saranno le iniziative, le performance, le mostre alternative ed eventi che si contrapporranno all’inaugurazione del 25 Aprile.
Un’azione di sabotaggio pacifica ma che vuole essere risonante e rimbombante e che nel nome dello scomparso gallerista partenopeo Lucio Amelio vuol far sentire la sua voce. Si chiede De Luca come sia possibile che Napoli sotto le vesti del Madre, ospiti solo la mostra ma non ne faccia parte e dice “Da quando in qua l’ospitalit deresponsabilizza l’ospitante?”, e continua parlando di un’esposizione preparata a tavolino, a mo’ di pacchetto, assolutamente non verificata o modificata dal direttore del museo che aveva l’obbligo, oltre che il piacere, di promuovere e valorizzare gli artisti che fanno parte della citt che ospita l’evento.
Non conoscenza dell’arte napoletana? Motivi economici legati agli sponsor? Semplice disattenzione della direzione del Madre? Una cosa è certa, come sottolineano De Luca e Iabo “L’arte finisce a Roma, non c’è neppure un artista italiano da Frosinone a Canicatt…Dal Giappone fino a Roma, e poi…basta”.
Per informazioni
www.myspace.com/madresnaturata
www.ziguline.com
www.myspace.com/satoboy
Nella foto in alto, De Luca (a sinistra) e Iabo;nelle altre immagini i due artisti, il logo Madre snaturata e un frame del video
TRIP TRA MUSICA E FILOSOFIA
Doppio appuntamento al Trip, tra musica e cinema oggi, 22 aprile ore 21.00, live di Costa Varvarigos, cantautore napoletano di padre greco (da cui il nome) che si definisce “paleomelodico, perch oggi è necessario guardare al nostro passato prossimo nella musica napoletana”.
Varvarigos ritorna quindi alle origini della tradizione di 20-30 anni fa, dalla quale recupera anche l’ampio repertorio contenutistico, con canzoni che parlano di amore e di sentimenti forti in controtendenza con la canzone neomelodica, che li esprime comunque ma con una sorta di minimalismo sociale.
Per scoprire la musica napoletana di oggi oltre Gigi D’Alessio e Marco Marfè. Ingresso con consumazione 8 euro.
Domani, 23 aprile ore 19.00 Trip proietta “Eroico Furore”, cortometraggio di 15 minuti scritto e diretto da Francesco Afro de Falco e dedicato al filosofo nolano Giordano Bruno.
Il lavoro di Afro de Falco prende spunto dai dieci dialoghi che compongono l’opera “Degli eroici furori”, pubblicati a Londra nel 1585, in cui Bruno individua tre specie di passioni umane quella per la vita speculativa volta alla cono 6 « o è è á « s pt L libri n e d d d scenza, quella per la vita pratica e attiva, e quella per la vita oziosa.
Il corto, prodotto da Libera Scena Ensemble con la Regione Campania e Valentini Group International e in collaborazione con la Film Commission Campania, presenta un cast d’eccezione formato da Renato Carpentieri, Stefano Jotti, Lello Serao, Paolo Cresta, Lucio Allocca, Antonello Cossia e Giancarlo Gnolo.
Le location storiche sono Castel Sant’Elmo, la Certosa di San Martino e Castel Cicala (Nola). A seguire, dibattito con lo studioso bruniano Guido del Giudice.
Trip
Via Martucci, 64
Tel. 081.19568994 – trip@cra.na.it