
Libere di essere. La prima arma politica è la parola. Raccontare ha un potere superiore a qualunque altro strumento. Questo è il pensiero che ispira il Marzo napoletano dedicato alle donne per andare oltre la celebrazione e diffondere sempre più in messaggio di consapevolezza.
Smuovere le coscienze e invitare alla riflessione sul ruolo della donna nella nostra società è alla base dell’incontro organizzato al Vomero mercoledì 5 marzo alle 18 in Via Verrotti 5 (nei pressi di piazza medaglie d’oro; una traversa di via Mentzinger).
Offrirà spunto al dibattito l’ultima scena della commedia scritta da Francesco Divenuto, “Il senso della vita” che verrà interpretata da Mario Rovinello e Clotilde Punzo.
Fa da sfondo il primo sabato del mese; come ormai avviene da molti anni, al tavolino di un caffè troviamo Clara e Fabrizio: il loro matrimonio è naufragato da tanto ma loro hanno continuato a frequentarsi anche se la reazione al fallimento della loro unione non è stata identica. Clara pensa che se non avessero avuto tanta fretta nella loro gioventù e, soprattutto, non ci fossero stati i continui tradimenti del marito, tutto sarebbe stato diverso.
Fabrizio, invece, è disincantato; lui è convinto che tutto si consuma e che anche un grande amore può diventare una noiosa routine. Ciò nonostante la loro separazione è stata senza eccessivi traumi; il loro rapporto, ora, è un affetto che non dimentica nulla del passato. Nei loro incontri ricordano, con nostalgia, il loro amore e, soprattutto, parlano dei figli e dei nipoti ai quali sono profondamente legati. Insomma hanno raggiunto un perfetto equilibrio di sentimenti come non è facile trovare fra ex coniugi. Ma è così?
La discussione langue; non hanno nulla da dire ma in realtà Clara è tormentata da un problema e non sa come affrontarlo. L’avvenimento è drammatico e soprattutto rischia di rompere quell’apparente equilibrio; come infatti avverrà. È il momento della verità.
Tutto precipita in una discussione senza esclusione di colpi. Vecchi rancori, risentimenti, amarezze esplodono in un crescendo di accuse che non ammette ripensamenti. È un gioco al massacro. Tutto quello che sembrava chiarito viene rimesse sul tavolo: è la resa dei conti. L’incontro si concluderà con l’amara constatazione che, spesso, dell’amore resta soltanto una profonda delusione.
In copertina, foto da Pixabay