Parte da Napoli la sfida della comunità scientifica per riavvicinarsi alla società. Lanciata la piattaforma, ora incontri con associazioni civiche e studenti per superare le paure e condividere il progresso. E’ il risultato del convegno di due giorni Between science and society, organizzato dall’Italian Istitute for the Future (presieduto da Roberto Paura), che si è svolto nel complesso di San Domenico Maggiore.
Commenta Paura: «Dobbiamo ragionare sulla governance del cambiamento scientifico tecnologico, l’idea tradizionale che basta comunicare i dati scientifici al pubblico colmi il bisogno di conoscenza è superato. Dal dibattito di Napoli è emersa la necessità di democratizzare il progresso, coinvolgendo i cittadini, rendendoli protagonisti di qualcosa che cambierà il loro futuro».
Nell’Istituto nascerà un Centre for science and society che proseguirà il percorso avviato anche con workshop partecipativi, coinvolgendo associazioni civiche, studenti, semplici cittadini che vogliano partecipare. Obiettivo, tra l’altro, è anche la necessità di combattere le fake news che provocano pure ansie di una realtà futura dominata dai robot e avara di occupazione.
Spiega Giuseppe De Natale dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia: «La comunicazione corretta e costante con la popolazione esposta al rischio e’ fondamentale, anche se purtroppo spesso trascurata. Nella carenza di comunicazione, allignano le fake news, che in questo campo prendono la forma dell’allarmismo, del complottismo e della polemica sterile. Io mi occupo anche di energia geotermica e anche in questo campo, ancor più delicato perché coinvolge direttamente interessi economici ed industriali, fioccano purtroppo le ‘fake news’ catastrofiste in assenza di informazioni corrette, comprensibili e capillari».
All’estero sono al lavoro per ridurre la distanza tra cittadini e scienziati con un coinvolgimento diretto: «Il Los Angeles Times – racconta Sergio Ferraris , direttore della rivista QualEnergia – ha pubblicato online un reportage sull’erosione costiera in California spiegando tutti i problemi e proponendo anche ai lettori un gioco in cui puoi fare l’amministratore pubblico e fronteggiare il problema dei quartieri che verranno distrutti rispettando gli interessi in gioco, il budget a disposizione, la vita dei cittadini. Questo crea empatia e consapevolezza».
Da Napoli è partito un percorso perché la conoscenza scientifica arrivi più efficacemente ai cittadini. Lo sottolinea Mirella Orsi, giornalista scientifica e co-organizzatrice del convegno:«Esiste senza dubbio l’esigenza crescente di rendere il cittadino parte più attiva del progresso scientifico, questo tuttavia, non deve farci dimenticare che una opinione non ha lo stesso valore di una affermazione basate su dati scientifici. Con questo convegno, abbiamo fatto un primo piccolo passo ma serve il lavoro di tutti per continuare questo percorso. Il rapporto tra scienza e società deve evolvere ripensando alla comunicazione e questo sarà possibile solo se divulgatori, accademici e giornalisti laveranno insieme valorizzando le rispettive competenze». Riducendo così lo scollamento tra cittadini e comunità scientifica. E l’informazione fai da te attraverso il web.
Per saperne di più
https://www.instituteforthefuture.it/