Una passeggiata nell’arte o arte da passeggio? ciò che Dino Izzo propone fino al primo gennaio 2009 nella sala della Loggia a Castel Nuovo.
L’artista napoletano, fondatore negli anni ’80 del Gruppo Virus di Napoli, espone cinquanta tempere su carta ciascuna affiancata da un testo che le accompagna e arricchisce.
Tutte le opere, esposte per terra, formano un fiume in piena con un bicromatismo rosso e bianco integrato da parole e colore. Sulle motivazioni di tale collocazione, spiegate dall’artista, oltre allo spazio, la sua pigrizia di cui racconta scherzosamente, vi è la possibilit di una “lettura” multipla e variegata da ogni punto di vista, godendosi una esposizione dall’alto mentre si passeggia, come per la lettura di un libro. Segni fatti istintivamente, quasi ad occhi chiusi, in cui sembra che il rosso della tempera fuoriesca ed emerga arbitrariamente e liberamente senza condizionamenti creando forme e tratti di un mondo a volte surreale, a volte burlesco e favolistico, altre volte paradossale.
Izzo ricorda piacevolmente gli anni di Virus in cui si sentiva il bisogno di una rivoluzione dell’arte, in cui i luoghi, forse meno usuali, erano brulicanti di persone e si assaporava l’arte in tutte le sue forme, e quegli studi aperti in cui la collaborazione, il confronto e la relazione tra i vari artisti erano significativi.
Situazioni ormai desuete oggi gli artisti si muovono sulla scena in maniera sempre più isolata e disomogenea, si sente l’assenza di una vera componente critica che stronchi o celebri l’arte, questi per esporre necessitano di un filtro, come una galleria, che li rappresenti, ma il più di esse abitualmente privilegia solo artisti di fama nazionale e internazionale. Tanti sono i limiti che opprimono e condizionano questa “casta” che vede davanti a s sempre minor spazio e possibilit .
In occasione della mostra, l’editore Cronopio ha raccolto in un volume, dal titolo Capitolo IX, tutte le immagini e gli scritti dell’artista con un saggio introduttivo di Gabriele Perretta ” come se Izzo rendesse per la prima volta accessibile al pubblico, insieme a un corpus unico di seducenti e spesso rari documenti figurativi, la serie completa di tavole letterarie disegnate per commentare i
propri sogni…”.
Per visitare la mostra
dal luned al sabato dalle 9,00 alle 19,00
Chiusura della biglietteria alle 18,00
Nella foto sopra, Dino Izzo. In basso, due opere dell’artista