Prima domenica del 2018 a ingresso libero. Il 7 gennaio sarà possibile visitare la preziosa collezione del Museo e Real Bosco di Capodimonte, la mostra L’Opera si racconta con la Parabola dei Ciechi di Pieter Bruegel il Vecchio musicata da Stefano Gargiulo. E la mostra Carta Bianca. Capodimonte Imaginaire (fino al 17 giugno 2018), a cura di Sylvain Bellenger e Andrea Viliani, al secondo piano del museo sarà visitabile con un biglietto supplementare di 4,00 euro.
Dieci personalità attive in diversi campi del sapere (Laura Bossi Régnier, Giuliana Bruno, Gianfranco D’Amato, Marc Fumaroli, Riccardo Muti, Mariella Pandolfi, Giulio Paolini, Paolo Pejrone, Vittorio Sgarbi e Francesco Vezzoli) hanno accettato la sfida di allestire una propria sala-mostra nel Museo di Capodimonte scegliendo dieci opere tra le 47mila custodite.
Sempre al secondo piano si potrà visitare il nuovo allestimento del Barocco napoletano. Ultimo weekend per ammirare anche la mostra Jan Fabre. Naturalia e Mirabilia (fino al 7 gennaio 2018) a cura di Sylvain Bellenger e Laura Trisorio che mette a confronto le opere dell’artista belga con la Wunderkammer della collezione Farnese.
E da venerdi 5 a domenica 7 gennaio 2018, tra le sale e il cortile del Museo saranno presenti tre artisti di strada per accogliere i visitatori, soprattutto i più piccoli: la Dama di corte (Antonella Quaranta) e Pulcinella (Rodolfo Fornario) illustreranno la Reggia e le tante storie che ha ospitato, mentre il mimo Befana biancafarfalla (Patrizia Capocchione) incanterà il pubblico nel cortile con un grande cappello pieno di caramelle. L’iniziativa è a cura dell’associazione MusiCapodimonte che propone anche “Le Suggestioni musicali” di Rosario Rugggiero, dalle 10.30 alle 12.00 nel salone Camuccini.
Ma il 2018 è anche l‘Anno del Cibo Italiano, scelto dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, insieme al Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, per valorizzare e promuovere l’intreccio tra cibo arte e paesaggio.
Una campagna social tutta incentrata su alimenti e piatti d’autore, celebrerà il connubio tra arte e cibo, attraverso i capolavori custoditi nei 420 siti statali. L’account Instagram @museitaliani posta e condivide circa 50 locandine digitali.
Per il Museo di Capodimonte è stata utilizzato un dettaglio dell’Interno di Cucina, l’olio su tela di Vincenzo Abbati del 1837 (foto particolare), presente nella sezione dell’Ottocento privato. E con la domenica a ingresso gratuito si rinnova l’invito ai visitatori a cercare, fotografare e condividere il tema del mese con l’hashtag #annodelciboitaliano.
La condivisione delle foto diventerà un reportage collettivo che, attraverso il cibo, racconterà anche la storia della nostra società, l’evoluzione del gusto, evidenziando quanto il patrimonio enogastronomico faccia parte dell’identità italiana.
Per saperne di più
:www.beniculturali.it/annodelci boitaliano.