Donne scrittrici, donne cuoche, donne sportive, donne attrici, donne pasionarie, donne imprenditrici. Tutto questo viene raccontato in “Donna è Anima”, scritto da Laura Bufano, Fiorella Franchini e Umberto Franzese Edizioni Savarese.
Trovo questo libro non una “nicchia di femminismo” ma racconti di vita vissuta sul campo di battaglia della quotidianit  napoletana, non è scontato e non crea distanze, ma d  volto, sofferenza e speranza all’altra met  del cielo.
Le donne che raccontano è si raccontano, che raccontano la citt  all’insegna dell’io voglio restare. Elena Coccia, Donatella Gallone, Imma Cerasuolo e le tante altre, sono l’esempio di chi interpreta le ferite che Napoli si infligge, ma anche l’anima più profonda di chi si rimbocca le maniche e guarda avanti senza fermarsi, senza farsi consumare lentamente.
Nessun libro di genere per il genere, quindi, ma un prodotto editoriale capace di cogliere le potenzialit  e di guardare a tutto campo. Vite riuscite nelle mille avversit  giornaliere, anime che si fidano di se stesse nonostante le barriere psicologiche e culturali che ancora scontano.

Ne parliamo con Laura Bufano.

Napoli è capoluogo anche dei femminicidi. Nove donne uccise per mano maschile nel 2012, più di Torino e Milano. E’ ancora lunga la strada?
Penso di s, perch si tratta di un cambio di mentalit . Il rapporto uomo/donna si trova in un momento di transizione come del resto la politica, il sociale, la Chiesa…. L’uomo deve sentire forte la sua identit , senza andare a scontrarsi con la donna che da parte sua è sempre più consapevole delle sue capacit . La violenza, al di l  delle patologie, è sempre sintomo di inferiorit , della non capacit  di essere all’altezza del confronto. “Donna è Anima” prima di essere una pubblicazione ha avuto altri due momenti nel 2009 con un evento che volle celebrare la donna in quanto madre, moglie, sorella, lavoratrice. Nel 2012 il tema “Donna è Anima” è stato ripreso, e al Teatro Trianon si è parlato, e non solo,dei vari tipi di violenza perpetrata sulle donne fisica, psicologica, economica e sociale.
La partecipazione delle donne alla vita politica, economica e sociale fa registrare ancora tante resistenze. Le pari opportunit  esistono davvero o sono ancora da conquistare?
Mi piace pensare che esista una guida per il diritto alle pari opportunit  che possa anche essere di facile consultazione, comunque le sembrer  strano, ma le donne da me intervistate non mi hanno parlato di resistenze, mi riferiscono piuttosto che in presenza di effettive capacit , queste vengono riconosciute. Esiste un altro tipo di problema, come mi fa rilevare Donatella Gallone da me intervistata, e ci l’esistenza di un potere invisibile che trasforma in talenti chi in realt  non ne ha le capacit .

Opportunit  o nicchia, potenzialit  o rifugio. Può darci una interpretazione del femminismo?
Femminismo per me può essere il racconto dell’universo femminile. Oggi le donne sono pronte a raccontarsi senza i toni della retrospettiva, delle lamentazioni e del narcisismo, ma semplicemente con la consapevolezza del ruolo di lavoratrice che ha a cuore la famiglia e la propria citt . Questo è quanto emerge dalle testimonianze raccolte da Fiorella Franchini, Umberto Franzese e da me nella pubblicazione “Donna è Anima”. Abbiamo infatti parlato con donne che sanno costruire, tappa dopo tappa, il loro percorso di vita.

Questo libro girer  nelle scuole?
L’idea di fare girare il libro nei licei cittadini nasce dalla sollecitazione di una delle donne protagoniste del libro, ritenendo che si tratta di un libro positivo e pieno di speranza per il futuro, quello di cui le nostre giovani donne hanno bisogno per affrontare la vita, e perch no, anche per aiutare i nostri ragazzi a capire un po’ di più l’universo femminile. Il percorso comincer  con il Liceo Genovesi e proseguir  con il Convitto Vittorio Emanuele, il Liceo Umberto, il Galilei e il Vittorini
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La libert  femminile, la espressivit  di genere, le “resistenze rosa” quasi sempre si raccontano. Napoli è o no un luogo per praticarle?
Io penso che a volte è necessario rompere gli schemi per poter ripartire. Parliamo di donne, semplicemente, anche questo è stato l’obiettivo, un po’ provocatorio, di “Donna è Anima”. Napoli è luogo di pensiero, e come ha detto durante la presentazione del libro il professore. Michele Cennamo ” Azzeriamo tutto e ripartiamo dai sogni”.

E’ possibile strutturare un spazio pubblico di confronto permanente? Un angolo di terra del protagonismo femminile e non un nuovo pensatoio che segni solo delle “esistenze”?
Il fenomeno delle numerose Associazioni che si interessano di sociale, di cultura,di musica e di’arte al femminile è molto diffuso e andrebbe decodificato al di sopra delle parti per poi organizzare una sorta di organo che faccia il punto sulle prospettive che ne possano scaturire.

Può essere questo un elemento di novit  o è un terreno gi  battuto? Si deve uscire dal proprio piccolo spazio, questo s, ma cosa vuole dire oggi spazio pubblico? Come si fa ad avere una direzione comune, unica, in una realt  come quella napoletana? Io comunque sono fiduciosa perch più incontro donne e più mi stupisco delle loro risorse, per me noi donne napoletane siamo ” Futuro presente “.

Nella foto in alto, Laura Bufano

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