La Casina Pompeiana della Villa comunale, che ospita l’Archivio storico della Canzone Napoletana, è stata sede di un evento nel segno della canzone-logo dell’Archivio Comme se canta a Napule, composta da E. A. Mario nel 1911. L’autore della Leggenda del Piave e di migliaia di splendide canzoni non ha mai smesso, specialmente in questi ultimi anni, di essere protagonista di concerti e di studi sulla sua vasta e versatile opera di giornalista, di scrittore, di musicista e di poeta e quel che colpisce è la perfetta coerenza tra la scelta dei temi e l’ambiente nel quale la manifestazione si svolge.
Dalla Societ Napoletana di Storia Patria con la partecipazione della Federico II alla Biblioteca Nazionale all’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici al Conservatorio di San Pietro a Majella, gli eventi che vedono protagonista l’autore del Piave si sono articolati su tematiche e contenuti aderenti al luogo, al tempo e al significato dell’evento stesso. Accanto alle pagine d’amore, di gelosia e di passione sono state sfogliate pagine di guerra, di sconfitte e di vittorie, di riscatto e di fratellanza nel nome dell’Italia, la patria comune per la quale ragazzi appena adolescenti erano andati a combattere e a morire.
Nel 24 maggio 2016, data che narra a sua volta una storia, si sono accese nel ricordo le luci de Il Paese delle canzoni, creato da Pasquale Di Costanzo nel 1953 per festeggiare, qui in Villa, le nozze d’oro del Poeta con la canzone; sono tornate le memorie delle musiche della banda del Maestro Caravaglios alla Cassa Armonica e degli spettacoli della Casina dei Fiori e del Teatro del popolo, dei concerti del Circolo della Stampa… ma, a dare conferma di trovarci nello tesso luogo fisico di allora restavano solo, a pochi passi, oltre la Villa e oltre il lungomare ingombro di cubi bianchi e rossi posti a difesa della sua liberazione’, le luci della Riviera, il rosario d’oro delle Luci d’ a sera sgranato da E. A. Mario senza avemarie’ e che ha per poste il Vesuvio, Posillipo, Donn’Anna, Mergellina.
Più volte, nella puntualizzante presentazione di Ermanno Corsi, sono stati citati i nipoti di E. A. Mario, Delia, Mario, e Raffaele Catalano, protagonisti dell’evento, e l’autrice del progetto Anna Maria Siena Chianese, che ha scritto l’approfondito studio sul nostro poeta E. A. Mario. Un diario inedito. Parte integrante dei convegni e dei concerti per E.A.Mario, c’erano Nora Palladino, Antonio Giorgio, Raffaele Mancini e al pianoforte si sono alternati i maestri Paolo Rescigno e Mario Catalano. Gli spettatori, che gremivano letteralmente la sala, hanno partecipato all’evento con una tensione emozionale che si è sciolta in lunghissimi applausi tra i quali non è mancata qualche lacrima specialmente quando, dalla voce di E. A. Mario, si è ascoltata a chiusura La Leggenda del Piave. Inno più che canzone, grido di dolore e di speranza più che inno, Leggenda più che canzone, magicamente contribu alla vittoria della guerra sanguinosa, vana, dolorosa una guerra di trincea dove, uniti dalla sofferenza, per la prima volta, i ragazzi giunti da ogni parte d’Italia si sentirono fratelli e partecipi di una Nazione, la Nazione Italia, ideale di tempi perduti e quasi dimenticati.
Nella foto, un ritratto di E.A. Mario e un momento della serata alla casina pompeiana