“Ti rubo l’anima”, è il titolo della mostra fotografica che, lasciando la Fonderia delle Arti di Roma, sar ospitata, dal 2 al 30 settembre nello Spazio Feltrinelli di Piazza dei Martiri, Napoli.
Tra alcuni dei volti più noti della storia della musica e non, da (per dirne solamente alcuni) Gigi Proietti a Tina Turner a Gianna Nannini; tra quasi trent’anni di fotografie, scattate dall’attento obiettivo del giornalista Alberto Marolda, ho potuto “rubargli”, qualche curiosit sulla sua mostra.
“Ti rubo l’anima”. Perch questo titolo?
Mi definisco un ” Robin Hood del sentimento per l’interesse di tutti”. La peculiarit di queste foto sta, proprio, nel fatto che non sono foto di artisti in posa, bens foto naturali in cui l’artista sbaglia, suda, fatica come chiunque. Attraverso questo metodo, ho potuto cogliere immagini diverse rispetto a quelle cui siamo abituati. Ad esempio, nella mostra c’è una foto di Giorgia, che la stampa addirittura rifiutò. In quella foto, la cantante non è la Giorgia bambina che tutti conosciamo, ma ha un’immagine più di donna. Il mio obiettivo è l a riprendere le diverse sfaccettature meno conosciute di persone cos note, ma solitamente riprese sempre in una veste impeccabile.
Dietro queste foto ci saranno sicuramente mille aneddoti. Qualcuno in particolare?
Si, ce ne sono veramente tanti. Ad esempio guardando la foto di Claudia Cardinale, mi torna alla mente lo schiaffo ad Alberto Sordi di cui pochi sanno, e per il quale l’attore non parlò con lei per una settimana. Durante il film “Bello, onesto, emigrato Australia sposerebbe compaesana illibata”, nella celebre scena, in cui lei gli doveva dare uno schiaffo, lo schiaffo non fu di scena; i due non si capirono sui tempi e fu del tutto reale. O, ancora, durante il concerto di Mick Jagger, nel quale, purtroppo, ci rimisi la mia macchina fotografica per una secchiata d’acqua di troppo che il cantante lanciò verso il pubblico. La macchina fotografica che utilizzo, non è dotata di chiss quale tecnologia ma a cos brevi distanze con il soggetto, non ne trovo la necessit .
Alberto Marolda giornalista- fotografo. Quale delle due forme espressive preferisce? Il testo scritto o l’immagine?
Sono due forme, secondo me, complementari. L’una completa l’altra. Se attraverso il testo talvolta si può essere inclini a fornire al lettore una personale interpretazione della realt , attraverso l’immagine lo spettatore ha la realt davanti ai suoi occhi.
Qual è, tra quelli in mostra, il primo scatto?
Mick Jagger oppure Nureyev. Risalgono entrambi al 1982.
Cosa c’è nel futuro?z
Sto preparando un’altra mostra fotografica parallela a questa. I soggetti saranno le persone comuni, non più animali da palco nelle loro sembianze più umane. Sono immagini catturate nel corso di alcuni miei viaggi. In realt , il lavoro è gi ultimato, l pronto nel cassetto. Non appena sono libero dagli impegni con questa mostra, vorrei dedicarmi a quest’altro tipo di lavoro.
In foto: Caparezza, Turner, Bergonzoni e Kuntz ripresi da Marolda