I libri restano tra le cose più preziose al mondo. Nelle loro pagine, la storia, il vissuto e l’immaginario di un autore vivono e si tramandano da lettore a lettore, a volte fungono da soluzioni del quotidiano e cambiamenti interiori.
I libri segnano. La cultura resta la chiave per aprire porte chiuse, la strada per un cambiamento possibile. L’editoria ha subito cambiamenti significativi negli ultimi anni, una crisi partita dal New York Times e giunta anche in Italia, che ha investito  tutta la sfera editoriale. Dai quotidiani ai libri: in crisi della carta stampata.
Una crisi legata anche all’avvento del web. Un mondo digitale che ha però offerto spunti per un cambiamento di rotta, strategie innovative anche per il cartaceo., in fondo il profumo della carta non morirà mai.
Opportunità che però devono essere colte e che richiedono sempre di più personale preparato e formato, a questo nuovo modo e mondo. Opportunità che necessitano di creatività e chiamano in campo le idee.
Negli ultimi anni sono nate tante case editrici, ci chiediamo come sia possibile che in questa epoca del web si continui a investire sul cartaceo.
La crisi forse non riguarda direttamente il mezzo ma i reparti interni di una casa editrice, non basta saper pubblicare un libro, oggi il web permette a chiunque di poter diventare uno “scrittore” . Basti pensare al self publishing ad esempio e a un autore bravo a scrivere e anche a farsi conoscere.
Una casa editrice ha bisogno di idee e creatività … le idee sono alla base di tutto e investono settori quali comunicazione, marketing e ufficio stampa che spesso mancano.
Averli non significa chiedere all’autore compensi in denaro, ma piuttosto stimola a investire sullo scrittore e su quello che scrive, creando un progetto che possa durare nel medio/lungo termine.
Pubblicare non vuol dire essere editori. Resta la differenza tra “casa editrice” e “agenzia editoriale”, quest’ultima mette a disposizione dell’autore, svariati servizi naturalmente a pagamento..mentre la Casa editrice supporta l’autore, appoggia il progetto, lo sposa. Diventa anche il suo.
Ed è proprio questa la filosofia che caratterizza “Homo Scrivens” , una casa editrice innovativa nata a Napoli nel 2002 prima come compagnia di scrittura, la prima in Italia e poi come casa editrice dopo dieci anni di studio e di esperienze condivise. Homo Scrivens è capitanata da Aldo Putignano
Può annoverarsi tra le poche realtà editoriali ancora esistenti nel nostro paese che considera il lavoro con l’autore come un vero e proprio impegno: ci si «confronta con i sogni e i bisogni di chi scrive” Homo Scrivens è un perenne, infinito e grande laboratorio di scrittura, perennemente in movimento. Una realtà peculiare, che non si nutre di obiettivi immediati ma si concede il lusso di coltivare idee, programmare e sviluppare nuove voci e nuove forme», racconta l’editore.

Qui sopra, Aldo Putignano di Homo Scrivens. Nella pagina, locandine, copertine dei libri dell’editore, volumi tra gli scaffali e autrice in corsa d’opera: tutti elementi che riassumono il complesso mondo editoriale

La casa editrice per difendere il lavoro dello scrittore ha da poco lanciato una campagna social “io non pago per pubblicare”.
Spiega Putignano: «L’editoria a pagamento crea squilibri: non è possibile competere con chi guadagna migliaia di euro anche senza vendere una copia, è un altro mondo, dovrebbe avere regole diverse, non è corretto buttare tutto nel calderone dell’editoria. Per noi ogni volta che pubblichiamo un libro il primo obiettivo è recuperare le spese, e facciamo di tutto per provare a venderlo, chi pubblica a pagamento si preoccuperà solo di cercare nuovi clienti, per loro la scrittura è un fattore secondario. Non credo che questa sia editoria, piuttosto un’attività tipografica che offre servizi editoriali».
Oltre alla campagna social che coinvolge tutti gli autori, invitati a mostrarsi in rete, appunto con un cartello “io non pago per pubblicare” Homo Scrivens ha organizzato recentemente, insieme alle case editrici Inkot e Valtrend al Chiostro di San Domenico Maggiore la rassegna letteraria“In-Chiostro”.
«Un’ottima occasione di ripresa- continua l’editore- dopo lo stop forzato dovuto dalla pandemia, Abbiamo trovato nel Comune di Napoli un grande e prezioso alleato, e a San Domenico ci hanno fatto sentire a casa. Con questo spirito, abbiamo coinvolto autori e editori, portando avanti il progetto dell’Associazione campana editori che proprio in questi anni si sta occupando di mettere in contatto molte realtà affini sul territorio: ne sta venendo fuori una rassegna ricca e interessante, lunga quattro settimane (anche questa una clamorosa anomalia, in un tempo in cui organizzarsi sul territorio è diventato così difficile) e molto diversificata al suo interno. Insomma, un’ottima esperienza».

In-Chiostro propone un calendario carico di appuntamenti. Oggi, sabato 19 settembre, alle 18 “in Chiostro Giallo Senape– La cucina …declinata in tutte le sue salse, Salute, Poesia e saggistica.
In questa occasione, saranno presentati nuovi libri recentemente pubblicati da Homo Scrivens, come “Dell’acqua e dell’amore” di Brunella Caputo e “Della Terra e dell’amore” di Maria Concetta Dragonetto . Le autrici parleranno del nuovo progetto che celebra l’amore in tutte le sue forme, attraverso il racconto e la poesia al Chiostro. Introdurrà la presentazione la lettura di Annamaria Varriale “L’incerto volo dell’anima”

Il 25 e il  26 settembre, invece in Chiostro Verde- Arte- Fumetti- Fantasy- Turismo- Cultura napoletana e Teconologie: tra gli autori, Paquito Catanzaro con il suo nuovo libro “Due di picche” – Romanzo semi serio x non essere + single.

«Napoli – sottolinea Putignano- sta vivendo un periodo di trasformazione e di grande vivacità. Ha sempre prodotto voci interessanti, e negli ultimi anni, in campo editoriale, la generazione degli editori-librai, che ha fatto la storia della nostra città, ha visto aggiungersi una nuova generazione di editori-imprenditori che vive di eventi culturali ancor più che attraverso la presenza in libreria».
Organizzare eventi in questo periodo così complesso sembra una missione impossibile eppure Homo Scrivens riesce nella sua impresa. Lo dimostra il successo della rassegna letteraria organizzato nel cuore antico di Napoli.
In un periodo in cui anche la scrittura oltre che alla presentazione del libro si trasforma, il Covid è stato di grande ispirazione: ha dato l’opportunità di restare a casa e scrivere, creare, mettere giù idee. La scrittura, in fondo, è silenziosa e solitaria.
Dal periodo del lockdown Homo Scrivens ha realizzato un reportage collettivo  da cui è nato un e-book gratuito “La Vita ai tempi del virus”, scaricabile dal loro sito www.homoscrivens.it.
«Grazie a questo lavoro– conclude l’editore-siamo rimasti in contatto attraverso la scrittura, trasformando una percezione individuale in un sentimento diffuso, e ringrazio i miei amici autori perché anche mediante questo scambio ci siamo sentiti tutti un po’ meno soli».
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