«È un agente segreto, sta indagando attorno a un intrigo internazionale che potrebbe sconvolgere il mondo! Una pedina importante dell’Intelligence, vive tra missioni pericolose e donne bellissime, ma lui non può farne a meno! […] geniale come quello non ce n’è uno, gli agenti nemici gli stanno alle calcagna da anni, ma con i suoi travestimenti sfugge a chiunque, vede quel grosso zaino, in realtà è cinque volte più grosso, lì tiene tutto il necessario per i suoi trasformismi»: questo brano è tratto dal racconto “Intrigo Internazionale”, contenuto nella raccolta “L’incontro e altre storie” di Enrico Borgatti (edizioni Compagnie riunite).
In questa vicenda è ben riassunto lo stile e l’immaginario dell’autore: la storia, che sembrerebbe in apparenza un thriller, ha come protagonista un personaggio impossibile, di cui non svelo l’identità per non rovinare la sorpresa; ciò che più colpisce è la naturalezza con cui Borgatti narra episodi fuori dall’ordinario, anzi, totalmente assurdi, facendoli passare per eventi che, chissà, un giorno potrebbero capitare anche a noi.
L’umorismo dell’autore è noto a chi ha già letto le sue precedenti produzioni nell’ambito della narrativa: opere come “Un sorriso pagato a rate ed altre 21 storie” del 2021 e “Un federale fascista senza senso dell’umorismo ed altre storie” del 2022 erano già piene zeppe di situazioni surreali e sorprendenti, raccontate con piglio ironico e con grande attenzione per la caratterizzazione dei personaggi.
In questa sua ultima raccolta vi sono diversi esperimenti stilistici che fanno comprendere come l’autore si diverta immensamente nel proporre formule sempre più originali: vi è in particolare un racconto – “Giulia” – ambientato interamente su un treno, il quale diventa il microcosmo in cui si svolge tutta la vita della protagonista; quando prova gioia e soddisfazione sembra che il treno corra troppo veloce non facendole godere appieno quei momenti, mentre quando è sprofondata nella tristezza quel mezzo di locomozione sembra volontariamente rallentarsi.
Enrico Borgatti, classe 1938, è un narratore di razza: un autore che si è sporcato le mani in vari ambiti, dalla letteratura al cinema e al teatro, e che ha imparato molto bene come rispettare il patto narrativo tra scrittore e lettore, offrendogli esperienze immaginifiche che difficilmente dimenticherà.
“L’incontro e altre storie” è la conclusione di un ideale trittico di raccolte di racconti che spaziano tra i generi letterari e tra le emozioni, restituendo una vasta gamma di suggestioni dominate da un umorismo caustico ma mai volgare e da una divertita e divertente propensione per l’assurdo. (Luisa Reni)
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