Edizioni del Faro/ “Il sole oltre le nuvole”: Daniela Argiolas raccolta la sua malattia. Il coraggio di una donna che affronta la disabilità

0
1061

«Il momento in cui la malattia si è manifestata nella mia vita, è stato un evento inaspettato a cui ho cercato di reagire. È come se tutte le esperienze vissute sino a quell’istante abbiano costruito la formazione necessaria per arrivare preparata a questo appuntamento. Non è stato semplice attraversare il sentiero che mi ha condotto alla disabilità, ma ho compiuto il percorso nella prospettiva di accogliere nel mio vivere quotidiano l’esperienza della malattia, e accettare tutto il dolore che essa comporta. La malattia mi dà dei limiti con cui ho imparato a convivere e a renderli parti integranti del mio essere»:.
Daniela Argiolas si racconta onestamente nell’opera autobiografica “Il sole oltre le nuvole”. È il 2013: un anno difficile per l’autrice, che riceve una diagnosi di mielopatia cervicale e dorsale infiammatoria, dovuta alla presenza di lesioni demielinizzanti nel midollo spinale che possono portare anche alla sclerosi multipla, e poco dopo di retinite pigmentosa, una grave malattia genetica dell’occhio che si manifesta con una degenerazione del tessuto retinico, e che conduce inevitabilmente alla perdita della vista.
Daniela è giovane, e ha già queste due spade di Damocle che pendono sulla sua testa; la sofferenza, la paura e lo smarrimento, però, la fermano solo per poco tempo: l’autrice comincia a informarsi per imparare a convivere con la sua malattia e per comprendere gli stadi che dovrà affrontare prima della totale cecità.
Daniela non si arrende e non si lascia inondare dal senso di disperazione; l’aiuta soprattutto la fede, che le offre consolazione e speranza – «La mia personalità è stata plasmata dai valori cristiani, e nella fede ho trovato i veri capisaldi che sono i pilastri della mia forza interiore nel tempo della sofferenza e della malattia».
Nell’opera possiamo ammirare il coraggio di questa donna che ci racconta dei passi compiuti, delle scelte effettuate, e dei modi in cui si è fatta forza; ci narra anche episodi del suo passato in cui, quando era ancora in salute, ha avuto modo di avvicinarsi al dolore altrui e ne ha tratto preziosi insegnamenti.
Daniela è sempre stata molto solidale con il prossimo, e ha compreso che anche nella disabilità vi è dignità, e ci può essere felicità e amore; l’autrice ha lottato per poter raggiungere i traguardi che si era prefissata e ad oggi è una donna gioiosa e grintosa: con la sua opera vuole consegnarci un messaggio di positività, ricordandoci quanto sia bella la vita.  (Stefania Dell’Anno)
Per saperne di più
www.edizionidelfaro.it

RISPONDI

This site is protected by reCAPTCHA and the Google Privacy Policy and Terms of Service apply.