Dopo il catalogo, arriva il calendario. Domani, martedì 30 gennaio, alle 17,30, nella Sala Genovesi della Camera di Commercio di Salerno, Gutenberg edizioni presenteranno il nuovo progetto dedicato all’artista Ernesto Terlizzi.
Il lavoro si concentra, in particolare, sulla mostra che l’autore salernitano ha presentato l’estate scorsa al Museo archeologico nazionale di Napoli (Mann) nella Sala Farnesina dal titolo “Ma che ne sanno gli altri” sviluppata sul dramma dei migranti, in fuga dalle loro terre per scansare guerra e miseria.
Con l’autore interverranno: Alfonso Andria, presidente del centro universitario europeo per i beni culturali di Ravello; la giornalista Erminia Pellecchia; Vincenzo Salerno, docente all’ Università di Salerno; Carmine Vitale, responsabile della casa editrice che lancia la pubblicazione. Modera l’incontro, Olga Chieffi.
Nel calendario, parlano le immagini delle sue opere proposte in un’esposizione raffinata ed elegante, curata dallo storico dell’arte Marco Di Capua. Venti lavori realizzati su carta thailandese kozo martellata per raccontare, tra presente e passato, tra cielo e mare la sofferenza umana di chi insegue il sogno di una vita normale e spesso invece trova nel Mediterraneo la propria tomba.
La mostra di Terlizzi ha concluso il ciclo di visioni sul tema dei profughi dieci anni fa con la personale “Apologia della superficie” presentata allo Spazio Tadini di Milano.
Dell’itinerario espositivo si parla nel catalogo pubblicato da Gutenberg e presentato nel 2023 all’Accademia di belle arti di Napoli. Il volume raccoglie i testi dell’allora direttore del Mann, Paolo Giulierini e del curatore, ma anche testimonianze di Eduardo Alamaro, Massimo Bignardi, Sandro Bongiani, Lorenzo Canova, Carlo Fabrizio Carli, Alberto Dambruoso, Andrea Del Guercio, Patrizia Fiorillo Michelangelo Giovinale, Danilo Msestosi, Renzo Margonari, Melina Scalise, Erminia Pellecchia, Pasquale Ruocco, Carmine Siniscalco, Antonello Tolve, Stefania Zuliani.
Il libro contiene immagini di Antonio de Caporaso, Jacopo Naddeo, Paolo Novi e Pasquale Pannone per progetto grafico e impaginazione di Giuseppe Ferrentino.
