La recensione del libro “Banda minima garantita” (Jolly Roger) traccia un percorso affascinante nel mondo della musica amatoriale, con un’incursione profonda nei vissuti di un gruppo di musicisti.
Il libro, narrato con calore e umanità, si rivela un vero e proprio diario collettivo che copre vent’anni di musica, amicizia e vita condivisa. L’opera, pubblicata da Edizioni Jolly Roger, non è soltanto un racconto di eventi e aneddoti legati alle performance e alle prove del gruppo, ma diventa anche una riflessione sul significato più profondo del fare musica insieme.
Il testo offre uno sguardo intimo sulle dinamiche di gruppo, svelando come la passione comune per la musica possa trasformare semplici colleghi di lavoro in compagni di un’avventura che va oltre la semplice esecuzione musicale. I protagonisti, pur essendo amatori, dimostrano un’inaspettata profondità nell’approccio alla musica, testimoniata dallo sviluppo delle loro abilità e dalla cura nella scelta
La struttura del libro è ben organizzata con capitoli che segnano le varie fasi del gruppo, dall’origine come iniziativa di team building aziendale, alla maturazione artistica e personale dei membri.
L’introduzione del libro, realizzata dalla giornalista e scrittrice Lisa Di Giovanni, imposta il tono riflessivo e coinvolgente che caratterizza l’intera narrazione, arricchita di dettagli tecnici e umani che rendono il lettore quasi un partecipante silenzioso alle loro serate e prove.
In conclusione, “Banda minima garantita” è un libro che celebra la gioia della musica e dell’amicizia con un tono sincero e ispiratore, capace di toccare chiunque creda nel valore trasformativo dell’arte e del fare insieme. Un’opera che, pur descrivendo l’esperienza di un gruppo specifico, parla a tutti coloro che vedono nella musica uno spazio di espressione e condivisione. (Miriana Kuntz)
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