Indipendente, resistente. Il teatro Elicantropo di Napoli dà il via alla ventunesima stagione dedicata ad Annibale Ruccello. Grandi e giovani autori, debutti, ritorni, prosa, teatrodanza e una programmazione ricca e articolata per un teatro piccolo (40 posti) che sopravvive senza sostegni economici pubblici ma che prosegue la propria attività con determinazione e impegno.
«La magia della resistenza teatrale è dovuta esclusivamente alla volontà di chi lo fa – commenta il direttore artistico Carlo Cerciello. Se non fai non esisti. Ecco perché, aggiunge, è necessario fare anche rimettendoci con la propria pelle».
Nonostante le tante difficoltà, le attività del piccolo palcoscenico di vico Gerolomini, resistono grazie alla passione degli attori e autori e alle attività del laboratorio.
«In questi anni – sottolinea Cerciello – abbiamo costruito sinergie con altri spazi teatrali partenopei, creato un rapporto con lo spettatore intimo, spiazzante, provocatorio, commovente. Abbiamo ottenuto importanti riconoscimenti nazionali e locali, lottato prima per esistere e poi per resistere e formato, nei diciotto anni di laboratorio teatrale permanente, attori e tecnici consapevoli del loro ruolo, responsabili, preparati».
All’evento inaugurale di domenica 6 novembre con Marina Confalone in “Raccionepeccui”, il monologo scritto e diretto da Giuseppe Bertolucci, segue, giovedì 10 alle 21 (repliche fino a domenica 13), una storia di usura e ordinaria violenza, lo spettacolo “Pacchiello. Venditore ambulante di taralli caldi caldi e di guai neri neri” di Pasquale Ferro, diretto e interpretato da Roberto Capasso. La programmazione prosegue, giovedì 17, con “Futura umanità” di Juan Mayorga per la regia di Agiteatro, e, dal 24 al 27, con la messainscena dello spettacolo “La dolce guerra”, scritto, diretto e interpretato da Elena Ferrari e Mariano Arenella.
A dicembre, in scena dal giorno 1, il secondo testo di Mayorga, “Animali notturni”, questa volta lasciato alla regia del padrone di casa. Una riflessione sulla fascinazione del potere ma anche sulla solitudine esistenziale che conduce a rapporti falsi e precari e, dal 15, il testo “Parla così la verità” di Pirandello. Inaugura il nuovo anno giovedì 19 gennaio, “Visite” del premio Nobel peruviano Vargas Llosa e, dal 26 al 29, la compagnia pugliese Contromano Teatro presenta “Nella gioia e nel dolore”, scritto, interpretato e diretto da Elio Colasanto e Alessia Garofalo.
Tre gli spettacoli ospitati nel mese di febbraio. La Puglia sarà ancora protagonista con “Come tu mi vuoi” (dal 2 febbraio), mentre arriva da Trento la successiva messinscena, “Nostra Italia del miracolo”, scritto e diretto da Giulio Costa (9 febbraio) e, da giovedì 16, torna in cartellone “Scannasurice” di Enzo Moscato per la regia di Carlo Cerciello.
Il mese di marzo si apre con “Opatapata”, riscrittura di Roberto Azzurro de “La tempesta” di William Shakespeare in scena dal 9, per poi lasciare il posto a “Quattro sante in tre atti”, tratto da un’opera da cantare di Gertrude Stein. Sempre a marzo, dal romanzo di Bill Naughton, “Io sono… Alfie” (da giovedì 23) con Maurizio Murano diretto da Mariano Bauduin su musiche di Gershwin, Berling e molti altri, mentre il giovane Aleksandros Memetaj porta in scena, giovedì 30, la sua storia personale, “Albania casa mia” diretto da Giampiero Rappa.
La programmazione continua il 6 aprile con “Strafàust”, scritto e diretto da Massimo Maraviglia. A seguire, giovedì 16, “Tragodia” il racconto nato da un flusso di pensieri di Emanuele D’Errico, mentre dedicato a Ruccello è il nuovo lavoro firmato da Ernesto Lama, “Le cinque rose di Jennifer”, con Elisabetta D’Acunzo e Ivano Schiavi, in scena dal 20 al 23 aprile. Chiude il mese “Elettra biografia di una persona comune”, il lavoro tratto dalle parole di Elettra Romani, ballerina e attrice di avanspettacolo degli anni ’40. Completano il cartellone lo spettacolo molto attuale sullo stalking “Oltre ogni limite”, da Extremities di William Mastrosimone (dal 4 al 7 maggio), il consueto appuntamento con la rassegna di teatrodanza “Oltre la linea” (dall’11 al 13), e “La sposa”, micro monologhi al femminile in scena il 14 maggio.
Un cartellone, ancora una volta, attento alla drammaturgia contemporanea e alla valorizzazione di giovani talenti. Tante e significative le novità della nuova stagione che quest’anno ospiterà l’XI edizione della rassegna-festival di teatro politico “Sensibili al potere 2016/2017”.
Info e prenotazioni:
Teatro Elicantropo
vico Gerolomini 3 – Napoli
Telefono: 3491925942 (mattina) – 081296640 (pomeriggio)
Per saperne di più:
promozionelicantropo@libero.it
www.teatroelicantropo.com