Emozionart 2014. Giovani emergenti al teatro Salvo D’Acquisto di Napoli. Divisi in tre gruppi diciannove giovani si presentano sul palco dell’Istituto dei salesiani al Vomero per farsi ascoltare dal pubblico numeroso in sala. In ultimo si sono esibiti sette in composizioni canore inedite. Nell’insieme uno spettacolo di arte varia con musica dal vivo di un quintetto e danza. Ad apertura sipario e negli intermezzi si sono esibiti i vincitori della Quinta edizione Raffaele Risi, Claudia Lettieri, Sabrina Savarese, Milena Setola. Vivaci e professionali nella conduzione i giornalisti Lello La Pietra e Francesca Puzone che ha anche intervistato i tredici giurati.
La giuria tecnica, composta da giornalisti poeti attori e sociologi, presieduta da Paolo Papa ha premiato Giancarlo Marzano con la canzone, cantata nel ’55 da The Platters e nell’87, portata al successo da Freddie Mercury “The Great Pretender”. Al secondo posto Serena Bonito con “Follin” brano di Alicia Keys, al terzo Valerio Ilardo che ha incantato il pubblico con “Who’s Lovin’ you” scritta nel’60 da William Robinson e resa famosa da Michael Jackson. Nello Accetta, dotato di padronanza scenica, ha vinto il premio della critica col suo brano inedito, orecchiabile brioso ironico vivace, “Pensando a te” testo di Milena Setola e musica di Nevada. La giuria popolare, ossia il pubblico, ha premiato la più giovane dei partecipanti Lucia Menduni, anni 15, che, col comportamento in scena da veterana, ha emozionato con la raffinata esibizione della canzone “Je Suis Malade” del noto cantautore francese Serge Lama e resa famosa da Lara Fabian.
Organizzazione perfetta fatta da esperti, serata molto piacevole, selezione dei partecipanti fatta con professionalit .
Ma non condivido le scelte degli altri giurati. Hanno premiato solo la potenza della voce. Tra gli italiani, non dotati di forte voce ma molto vibrante soffusa armoniosa, si fanno ricordare Conte, Dalla, Tenco, Gaber, Murolo, De Andr, De Gregori, Mina, Vanoni, Nannini, Vasco Rossi. Proprio no, chi gorgheggia per un applauso in più come l’ultimo zoticone ancora alla ribalta. Nel voto ho prestato attenzione alla presenza scenica, alla gestualit , alle variazioni modulate della voce, alle emozioni celate e trattenute come fa ogni professionista che si esibisce.
Avrei premiato con un premio ex aequo o una menzione Rossella Rea, Anna Castiglia, Luana Savarese, Iole Longano, Salvatore Bosone. Più donne che maschietti? La storia dell’arte ha solo maschi eppure la donna è stata sempre l’ispiratrice. Anche nei documenti della lotta partigiana risultano poche donne. Dietro a ogni partigiano, a mio parere, c’erano più donne impiegate nei ruoli di operaie nelle fabbriche, staffette, infermiere, vivandiere, infermiere, ecc. Dopo la Liberazione si sono rinchiuse in casa. A loro era vietato studiare, votare, parlare di politica o partecipare alla vita pubblica. La Storia le ha ignorate. Ancora, ora, si discute vergognosamente di “quote rosa”
. Un premio al loro “fare arte” le stimola a continuare, a studiare, a sognare un futuro diverso di una casalinga e relegata nel ruolo di amante o di mamma. Ma, in fondo, è solo una gara. Si spera che siano state recepite le parole di Nevada, l’organizzatore della rassegna, “Salgono sul palco per trasmettere al meglio le loro emozioni e non pensano al giudizio”. La cultura è la via che può sconfiggere la delinquenza la xenofobia il bullismo omofobico, accettare il “diverso”, costruire il dialogo tra i popoli e quindi la Libert , la Democrazia, la Pace.
L’evento è stato ideato da “Progetto Emozionart” e l’associazione “Giovani del Sud”.
A Nevada, Francesca, Paolo, Lello, va un grazie per il loro impegno e buon lavoro per la VII.

Nelle foto, i vincitori sul palco

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