L’attenzione verso il corpo, la sua scomposizione e riconfigurazione, è il filo che sottende ai lavori di Antonella Pagnotta, in mostra alla Etra Home Gallery, di via Antonio Valentino 4, Napoli. Unconventional Object è il nome del percorso espositivo che ha catalizzato grande curiosità facendo registrare un picco di visite per il suo vernissage. A curare l’evento, aperto al pubblico fino al 20 maggio, sono Valeria Ferronetti, Veronica Rastelli, Massimo Carpentieri.
Tre sculture, un’installazione e un trittico è il corpus di una mostra che vuole raccontare le recenti tappe della ricerca di un artista che ha grande dimestichezza con i differenti linguaggi dell’arte. In Panni Stesi al sole e nella quasi omonima scultura Micro Panni Stesi al sole, l’immagine oleografica della biancheria stesa ad asciugare si combina con l’usanza riservata alle novelle spose di esporre il lenzuolo su cui avevano consumato la “prima notte”. Micro World Trade Body richiama le Torri Gemelle nella loro originaria funzione di centro del commercio internazionale (ben prima che diventassero il simbolo del terrorismo), con un riferimento alla mercificazione del corpo. Il concetto viene messo in evidenza ancora più prepotentemente in Micro Cubo in cui i tasselli sono addirittura rotanti, suggerendo quindi un interscambio di forme e funzioni istantaneo, basato su quattro aspetti del corpo, ovvero la sua mitizzazione, materia, comunicazione e funzione di contenitore. Nell’installazione Carne in Scatola, l’artista riprende le proprie fattezze riprodotte con una stampante in 3D.
Antonella Pagnotta, salernitana classe 1961, attualmente vive e lavora proprio nella sua città d’origine. Spazia con estrema versatilità da un linguaggio all’altro sperimentando dialoghi fatti ci colore, materia movimento e azione del corpo. Resta una costante, il filo rosso che ricongiunge tutti i pezzi e i differenti piani della sua comunicazione visiva: i livelli temporali che scandiscono la formazione di un’immagine e la centralità del corpo come portatore di significato.
Ha esordito con mosaici sagomati e legno, che ben presto hanno lasciato spazio a sculture e installazioni in vetro, rame, gomma, nylon, plastica, metallo, carta e gesso. Ed infine al suo corpo, soggetto e oggetto di un’indagine che ha preso presto la forma di performance e video-art. Nell’ultimo periodo, il corpo ha perso la sua interezza ed è diventato parte o frammento anatomico, mentre il richiamo della scultura e la ricerca di un dialogo con lo spettatore l’hanno condotta verso opere apparentemente bidimensionali, che recuperano la propria tridimensionalità solo attraverso lo sguardo e il punto di vista mutevole di chi le osserva.
Lo spazio nasce nel 2015 per volontà di Valeria Polly Ferronetti , appassionata d’arte con al suo attivo già diverse esperienze curatoriali realizzate in diversi spazi espositivi napoletani, In seguito ai quali ha deciso di avviare la gestione di un proprio luogo dell’arte, per la condivisione dei talenti, sposando una causa difficoltà, quella di riuscire a fare arte oggi.
L’idea di Valeria ha trovato subito una condivisione di intenti nell’artista Veronica Rastelli, e da quest’anno il duo è stato affiancato da Massimo Carpentieri. Nel corso delle stagioni espositive 2015/2016 e 2016/2017, la galleria ha aperto le sue porte agli artisti campani in modo che fosse loro riconosciuto il giusto valore nella loro terra di origine. Per la stagione 2017/2018 lo spazio sarà dedicato alle donne del Sud ed al loro imprescindibile contributo alla scena artistica.
In foto, scatti di Paolo Vitale realizzati durante il vernissage
ETRA Home Gallery
Via Antonio Valentino, 4 – Napoli
Aperta al pubblico fino al 20 maggio, su appuntamento
Info e contatti: cell. 331 60 29 838 – 333 87 06 954 – Facebook: https://www.facebook.com/etrahomegallery/