Pianeta Pandemia. Storie virali di contagi e rimedi. Una mostra storica scientifica da vedere, questa appena inaugurata all’ex ospedale della pace (in via dei Tribunali 227) a cura del Museo delle arti sanitarie e storia della medicina di Napoli situato nel Complesso dell’ospedale degli Incurabili dell’Asl Napoli 1 Centro..
Direttore del Museo di arti sanitarie, Gennaro Rispoli ha guidato gli ospiti nel percorso espositivo, all’apertura della mostra, tra oltre cento pannelli sulle più note malattie infettive della storia, gli allestimenti tra i quali figurano il becco riempito di erbe aromatiche che serviva a filtrare e purificare l’aria respirata dal medico della peste, il pastore con le sembianze di Giacomo Leopardi affetto da deformità toracica ed emotissi per tbc, i segni di riconoscimento dei lebbrosi quali battole, sonagli e campanacci, letti destinati ad accogliere ammalati nelle corsie ospedaliere di un tempo.
E a proposito dei primati napoletani anche in campo scientifico, ecco la sezione dedicata al napoletano Vincenzo Tiberio scopritore della penicillina trentacinque anni prima di Fleming e la pratica vaccinale anti vaiolo di Edward Jenner.
Spiega Rispoli: «A Napoli nasce la grande tradizione medica che poi vedrà nell’insula incurabilina la supremazia di Antonio Cardarelli e del suo allievo Giuseppe Moscati. Questo è un luogo caro e vedere questa corsia di nuovo animata è una forte emozione. Ho giurato a me stesso che avrei fatto di tutto per recuperare la storia degli antichi ospedali della città. Una corsia ospedaliera è qualcosa di simbolicamente forte: lega il disabile, il ferito, l’ammalato a quella che è la cultura della solidarietà».
Sarebbe importante se i ragazzi delle scuole di Napoli e della Regione Campania la visitassero per acquisire notizie attraverso la scienza e non opinioni o fake news.
«La mostra, infatti- come sottolinea la curatrice Carmen Caccioppoli- vuole raccontare quanto le malattie contagiose, epidemiche e pandemiche siano strettamente correlate alla storia economica e sociale dell’umanità. E così abbiamo provato a immaginare e realizzare questo percorso che parte dalla malattia più antica, la lebbra e percorre la storia della sifilide, colera, peste, tubercolosi, malaria fino ad arrivare alle malattie emergenti più recenti: Aids, Sars, Ebola, Mers, Covid 19. Ma accanto alla storia delle grandi malattie contagiose era doveroso raccontare anche la storia dei rimedi, ovvero la storia della ricerca scientifica che ha preso le mosse fondamentalmente all’inizio dell’800».
La mostra è patrocinata da Regione Campania, Comune di Napoli, Archivio di Stato di Napoli, Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Campania, Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli, Ordine dei Medici-Chirurghi e Odontoiatri di Napoli e Provincia, ACOI (Associazione Chirurghi Ospedalieri Italiani).
Per saperne di più
Ingresso gratuito. Prenotazione obbligatoria al numero 081-440647 oppure 333-5718341
info@ilfarodippocrate.it
www.facebook.com/museodelleartisanitarie/
In foto, due scorci della mostra