Nel segno di T nato.
Ottava parte
Oggi l’hi-tech riscrive le cartografie della realt e cambia profondamente le coordinate della nostra esistenza. La virata virtuale tempera le difficolt provocate dalla mancanza degli spazi e dalla accelerazione ormai incontenibile del tempo. La pagina elettronica in luogo del cartaceo, le cloud in luogo degli archivi. La digitalizzazione nel campo della morte dischiude scenari inconsueti servizio di streaming per parenti lontani che non possono partecipare al rito funebre, Touch With Love uno schermo touchscreen che consente agli invitati di registrarsi al funerale, cimiteri web, memoriali on line per inviare condoglianze e persino per accedere a candele digitali e la card digitale, la versione aggiornata dei santini, i cartoncini di una volta. Una card dotata di QR code, il codice a barre a 2D, la quick response che comprime in un solo, piccolo crittogramma, composto da moduli neri disposti all’interno di uno schema di forma quadrata, 7.089 caratteri numerici o 4.296 alfanumerici rapidamente decodificabili, tramite un telefono cellulare o uno smartphone.
Basta inquadrare il codice, fotografarlo e una applicazione consente di accedere mediante una serie di immagini alla memoria dello scomparso, alla sintesi Web della sua vita. Insomma si tratta una mutazione antropologica che riguarda la vita e non risparmia la mort e suoi relativi atteggiamenti e comportamenti.
Nelle tradizionali aree cimiteriali si inaugura l’era della lapide interattiva. Nel cimitero danese di Roskilde e in quello americano di Seattle le tombe hanno il QR code, le chiamano anche living headstone, lapidi parlanti raccontano aneddoti bizzarri, episodi tristi, particolari teneri di cui il ricordo si nutre; esaltano quello che ci lega a chi non è più con noi; caprono il cuore comela finestra virtuale di un pop up.
In futuro ci saranno ologrammi del morto al posto della lapide e, per chi preferisce la tomba tradizionale, le cornici digitali, le sequenze di foto che ricordano la vita del caro estinto, vero e proprio storyboard virtuale. Il link, legame dematerializzato, talvolta si spezza,quando un necrologio elettronico su Facebook ricorda il compleanno di una persona che non c’è più.
Tantissime le risposte consolatorie di "buon compleanno in paradiso". Sui netbook si contano milioni di profili di trapassati, si accumulano memorie, commenti, messaggi di addio, attivi fino a quando vorranno i familiari. Fantasmi in chiave web.
Installazione per la mostra di arte contemporanea “C_end_re” dell’artista Luigi Auriemma al Museo del Sottosuolo di Napoli (piazza Cavour 140).
luned 7 luglio 2014