Paolo Giulierini si sta dimostrando non solo un bravo direttore del Mann ma anche un ottimo pubblicitario, che della pubblicità dimostra di conoscere il segreto principe: creare l’attesa di un prodotto. E il contenuto del prodotto di cui parliamo testimonia anche la sua capacità di divulgatore culturale.
Così, la mattina del 24 gennaio, puntualissimi, nella sala del Toro Farnese, schierati dietro un tavolo, vi sono Paolo Giulierini e il suo amico Ludovico Solima, professore associato di Management delle Imprese Culturali presso il Dipartimento di Economia dell’Università della Campania, per presentare alla stampa la loro ultima innovazione: un videogioco sul Museo Archeologico, che sarà pronto in primavera. Con loro c’è Fabio Viola, il giovane dottore game producer e presidente di TuoMuseo, che lo ha realizzato.
Il videogame in lavorazione è prodotto dal Museo, sarà gratuito e senza pubblicità. Si intitola “Father and Son” e racconta una storia. Un padre archeologo manda una lettera al figlio, chiedendogli perdono per averlo trascurato per il suo lavoro di archeologo. Allora il figlio viene a Napoli, il luogo di lavoro del padre, ne percorre le strade, conosce il museo e, attraverso la visione delle opere che esso contiene, conosce la storia antica che ha coinvolto la città. Vi sono contemplati soprattutto tre periodi storici, che dalle opere nel museo prendono spunto: il periodo egizio, quello romano e quello borbonico.
Nella storia agiscono dieci personaggi, si ascoltano musiche originali, che variano secondo l’ambiente che viene rappresentato, e sono disegnate 3 chilometri di strade di Napoli. Il video non è parlato ma ha chiare didascalie che possono essere, a scelta, in italiano o in inglese. Quindi, attraverso questo mezzo, si potrà conoscere la città e il suo museo. Non si può cercare di conoscere ciò che non si sa che esista. E, con rammarico, devo dire che vi sono addirittura dei napoletani, dei borghesi, che non conoscono l’esistenza di questo straordinario gioiello che contiene le testimonianze della bellezza conquistata della nostra antica civiltà.
Il Mann, con la guida di Giulierini, ha già incrementato del 30% i suoi visitatori. Il Direttore dice di mirare a un’affluenza annua di 500.000 visitatori. Ma si può supporre che questa sia una prima meta per un sempre maggiore successo di questo nostro meraviglioso tesoro. I videogame hanno un’amplissima diffusione ed è stato calcolato che nel 2015 i videogiochi hanno interessato in Italia 18 milioni di persone.
C’era molta gente, il 24 gennaio, nella Sala del Toro Farnese, a questa riunione che sarebbe stata dedicata solo alla stampa. C’erano soprattutto giovani: giovani giornalisti della stampa specialistica in videogiochi, ma anche molti studenti, soprattutto dell’Accademia di Belle Arti. Che hanno data testimonianza di una notizia già pubblicata dai giornali. Nelle Accademie italiane ci sono moltissimi studenti cinesi. Di arte italiana è ghiotta la Cina.