Non basta. Per fare un ritratto dello stato attuale dell’Universit non basta intervistare gli esperti, i professori, i magnifici rettori. Consapevole di ciò, sono andato in varie sedi universitarie per fare un’indagine per cos dire dal basso. Un’indagine realistica, da cui è venuto fuori un ritratto forse più veritiero ma a volte molto deludente. Cos il mese scorso sono entrato nella sede della Facolt di Architettura della Federico II, in via Forno Vecchio.
D’agosto gli studenti non ci sono. Ci sono i custodi, qualche bidello e un signora delle pulizie, dall’aspetto amichevole. «Tutte le lezioni sono terminate?» domando. «S- mi risponde-. Cos possiamo fare le pulizie più a fondo, ora che non ci sono gli studenti». «Come sono questi studenti? » le domando. «Innanzitutto, sono scostumati». Tutti? «Ne salvo pochi. Non hanno rispetto. Non hanno rispetto non solo per me, che faccio le pulizie e ho sessantuno anni, ma in generale per quelli che lavorano. E per i loro genitori che pagano la retta. Questi giovani stanno qua a perdere tempo. Non so quando studino. Giocano con le palle di carta fino alle sette di sera. E fumano anche nelle aule. Quando c’è qualche professore che fuma anche lui».
«Sigarette? ». «Anche spinelli. E ne fuma anche qualche professore. Che butta il mozzicone sotto la cattedra. Ne ho trovati proprio io». «Davvero? Mi sembra un po’ troppo ».«E non basta. Io non ho studiato ma so come ci si comporta. Lo ho imparato vivendo. Dalla strada, come si dice. Loro no, non sanno quello che fanno. Sono sporchi. Troviamo nei cestini per la carta anche resti di cibo buttati l . E rubano. Scompaiono i bottoni degli scarichi dei bagni, le maniglie delle porte, le tende alle finestre. E rompono anche per vandalismo, c’è pure qualche porta sfondata». «Mi sembra troppo. Siete sicura di non esagerare». «Quello che vi sto dicendo è la semplice verit . Se lo scrivete, potete mettere il mio nome. Anna Dentale. Ricordatelo Anna Dentale ». L’ho ricordato.
Ma non è questa l’unica sede universitaria in questa rovinosa situazione. Lo stesso giudizio che la signora Anna Dentale ha sugli studenti me lo hanno riferito i bidelli sugli studenti di altre sedi, anche di altre Universit . Questi bidelli, però, non mi hanno chiesto di fare il proprio nome. Dovrebbe, quindi, ai lettori, bastare la mia parola.
Tuttavia posso dire che tutt’altra aria si respira altrove, ad esempio nella sede centrale della Federico II e anche nella sede della stessa facolt di architettura federiciana, quella a Palazzo Gravina. Qui silenzio, dignit e pulizia. C’è la biblioteca della Facolt , ci sono dei funzionari e anche qualche studioso. C’è anche un professore che gentilmente mi fa da guida per il luogo di riunione degli studenti. Che è l, all’ultimo piano. Non c’è nessuno. Ma vi sono ancora una sorta di graffiti che sconciano le pareti, opera degli assenti, e ne testimoniano la sguaiataggine e l’incuria. Il professore, che pure è una persona molto generosa e molto popolare tra gli studenti, d un giudizio poco lusinghiero sul livello delle attivit , ricreative e non, di questa assemblea studentesca.
Forse da questi brevi cenni si può anche comprendere perch tanti studenti sostino per molti anni nelle Universit e spesso non riescano a laurearsi. Ma oggi le Universit , che non temono di chiamarsi aziende, desiderano più studenti paganti e non importa se alla fine questi non siano preparati per il lavoro. Tanto, lavoro non ce ne è. E i disoccupati aumentano. Come sanno tutti. Tranne la Tv.
In foto, la facolt di architettura di Napoli