Scuole napoletane al Teatro Troisi di Fuorigrotta. In scena, “Una radura verde smeraldo”. Un testo dello scrittore Pasquale Ferro, adattamento del romanzo omonimo, premio di letteratura internazionale “Nuove Lettere” 2009 sezione romanzo inedito attribuito dall’Istituto di cultura di Napoli.
La pièce riporta la memoria ai tempi del nazismo e ai campi di sterminio. “Una radura verde smeraldo” è un volo di fantasia che atterra sulla cruda realt della storia mondiale. Due speleologi (Antonio Guido e Viviana Guida) ritrovano un bunker dove anni prima sono stati eseguiti degli esperimenti mai denunciati. In questo luogo il Führer voleva popolare il suo verde e rigoglioso Eden, sperimentando sui corpi, studiare i difetti delle razze inferiori, per realizzare la sua idea di perfezione. Proprio in questa radura Hitler incontra se stesso, il suo delirio, la sua esaltazione, la sua sfida con Dio. “Ma un Dio può avere un Dio?…E il suo Dio, chi era?” questo è l’interrogativo che pone l’autore, che aggiunge “Ho partecipato a questo progetto perch credo che in questo periodo di oscurantismo e di falsi ideali, le nuove generazioni non possono ignorare, dimenticare gli occhi malvagi di un uomo che ha seminato la morte: gli occhi di Hitler”.
Stefano Ariota firma la regia e recita nei panni del Führer alcuni brani tratti dalle opere di Joachim Fest, “Ho avuto non poche difficolt nel decidere come interpretare Hitler, perch molti lo credono un mito, parola che secondo me non può essere accostata a un uomo imprigionato in un fanatismo di onnipotenza, orgoglioso mandante di un olocausto”.
In scena, per scelta registica, il diario ritrovato dallo speleologo tra le mani di un cadavere diventa un monologo per il recitato del convincente e bravo Andrea Messina (Alessandro F.), un’anima che sul palco prende forma per raccontare, portare alla luce i lati oscuri di quel buco di mondo e tutti gli esperimenti, le violenze alle quali erano sottoposti gli “ospiti” della radura. Un posto dove Er Doctor (Mirko Giacci), il braccio destro di Hitler, per anni ha continuato con “amore” e “dedizione” il compito affidatogli, anche quando la guerra fuori era ormai terminata.
Progetto per le scuole voluto dalla produzione Artistiallasta, e che Elena De Pasquale ha voluto includere nella programmazione di quest’anno affinch i ragazzi riflettessero sul delirio di uomo che ha devastato il mondo con la sua ambizione, “Abbiamo voluto dare fiducia a Stefano Ariota… E’ un progetto impegnativo, dall’impatto non proprio immediato sui ragazzi, ma è andata bene visto il coinvolgimento del giovane pubblico sia a scena aperta sia nel dibattito”.
Appropriato e suggestivo l’allestimento scenico tra svastiche e croci di Davide della scenografa e costumista Susy Mennella. Lo spettacolo è va in scena a Ischia stamattina (luned 8 febbraio) al cinema Excelsior.
Nella foto, una scena dello spettacolo