Sarà una conferenza inaugurale in streaming. E il tema è di quelli che che ormai fanno parte del nostro presente se vogliamo avere un orizzonte di vita davanti all’umanità. Pianeta. Tra cambiamenti epocali e sfide globali. Problematica attuale, che stiamo vivendo sulla nostra pelle con l’esplosione della pandemia da Covid 19.
La trentaquattresima edizione di Futuro Remoto, il primo festival scientifico europeo lanciato a Napoli dal fisico Vittorio Silvestrini alla fine degli anni ottanta, parte domani, venerdì 20 novembre (inaugurazione alle 10) , e farà viaggiare il pubblico tra le metamorfosi della Terra fino al 29 novembre con 350 appuntamenti virtuali.
 Sette le università campane che l’organizzano con Regione Campania e Fondazione Idis-Città della Scienza: conta, inoltre, sulla partnership dell’Istituto nazionale di astrofisica (Inaf) e sul sostegno dei principali Centri di ricerca nazionali (Cnr).
Alla conferenza di apertura in rete (da poter seguire su http://www.cittadellascienza.it/notizie/futuro-remoto-2020-pianeta/) parteciperanno, tra gli altri, oltre il neo rettore della Federico II Matteo Lorito e gli altri dei rispettivi atenei organizzatori (Parthenope, Suor Orsola Benincasa, L’Orientale, Università di Salerno, quella della Campania Luigi Vanvitelli e del Sannio), il ministro per università e ricerca Gaetano Manfredi, Luigi Nicolais, coordinatore Cts Fondazione Idis-Città della Scienza e Massimo Inguscio, presidente del Cnr.
Mostre, laboratori e dimostrazioni, eventi, incontri e spettacoli si svolgeranno online nella massima diffusione per spiegare quali sono le strategie mondiali di fronte a emergenze non più rinviabili.
Ospite d’eccezione il Premio Nobel per la Fisica del 2011 Saul Perlmutter, che terrà la conferenza Science, reality and Credibility sul ruolo del pensiero scientifico per contrastare la disinformazione e affrontare le prossime sfide.
Nel padiglione virtuale dell’ateneo salernitano, verranno presentati al pubblico i progetti nati dall’interazione tra archeologia e internet of things, tra patrimonio culturale e informatica, tra ingegneria meccanica e medicina, tra intelligenza artificiale e attività più elementari dell’uomo, tra chimica, tecnologia, ambiente ed energie rinnovabili. tra matematica e sostenibilità ambientale.
Imperdibile, la mostra Antartide. 35 anni di missione italiana nel Continente estremo. Il visitatore sarà guidato tra meteoriti, rocce, reperti di animali, diari di bordo e strumentazioni per ripercorrere le tappe fondamentali della presenza italiana in Antartide (foto). Si potranno ammirare anche alcuni tra i più belli scatti di 3 famosi fotografi scientifico-naturalisti dell’Antartide, Paul Nicklen, Roberto Palozzi e Enrico Sacchetti.
Il 27 novembre alle 9,30 collegamento video con la stazione Concordia per visitarla “dal vivo”.
Per saperne di più
https://www.futuroremoto2020.it/contatti/

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