Dopo la pausa obbligata a causa del covid, torna Spinacorona Il festival ideato e diretto da Michele Campanella con il coordinamento artistico di Giovanni Oliva ricomincia dalla sua quinta edizione.
Quattro giornate, dal 30 settembre al 3 ottobre, con quindici concerti da seguire e inseguire per le vie del centro storico di Napoli. La formula è quella vincente delle scorse edizioni: esibizioni di circa 40 minuti, affidate ad alcuni tra i più noti protagonisti della scena musicale nazionale e internazionale, dislocate nei sette luoghi della città scelti per l’occasione, da riscoprire e conoscere.
Apre la manifestazione, un giovane talento, Raffaella Cardaropoli, violoncellista già conosciuta a livello internazionale, che si esibirà giovedì 30 settembre, alle ore 12, presso la Biblioteca Universitaria di Napoli in via Giovanni Paladino.
Alle 21 invece, al Teatro Trianon Viviani, Michele Campanella insieme all’ORT (Orchestra della Toscana) e all’Ensemble Vocale di Napoli diretto da Antonio Spagnolo, eseguirà il Concerto n.5 e la Fantasia corale di Ludwig van Beethoven, concludendo così il ciclo iniziato nel 2018.
Venerdì 1 ottobre,alle 15.30, nuovamente alla Biblioteca Universitaria di Napoli, con Simonide Braconi, viola, e Monaldo Braconi, pianoforte, che presenteranno brani di Schubert, Hindemith e dello stesso violista solista.
Alle 17.15 al Museo di Fisica dell’Università di Napoli, i Solisti dell’ORT eseguiranno il Sestetto op.48 di Antonín Dvořák. Spostandoci al vicino Real Museo Mineralogico, alle 19.00, Michele Campanella suonerà quattro splendide rarità mozartiane e alle 20.45, sempre al Museo di Fisica, Javier Girotto, Gianni Iorio e Alessandro Gwis renderanno omaggio all’ultimo innovatore del tango, Astor Piazzolla , e a Gerry Mulligan.
Sabato 2 ottobre in programma ben 5 concerti. Si parte alle 10 ancora alla Bun dove il pianista Vito Reibaldi eseguirà un viaggio al confine tra musica classica e jazz.
Ci si sposterà poi nella Cappella di Santa Restituta nel Duomo di Napoli dove, alle 12.00, il trio composto da Alessandro Carbonare (clarinetto), Simonide Braconi (viola) e Andrea Dindo (pianoforte) eseguirà brani di Mozart e Schumann. Il programma del pomeriggio comincia alle 17.00 nella Chiesa dei Santi Cosma e Damiano ai Banchi Nuovi, recentemente restaurata, con il Trio DeMoNe (Annalisa De Santis arpa, Stefania Morselli flauto, Alberto Negroni oboe), che presenterà quattro autori del Novecento italiano.
Alle 19, nelle sale del Museo di Fisica, l’attrice–cantante Adria Mortari e il pianista Salvatore Biancardi interpreteranno Song e ballate di Kurt Weill su testi di Bertolt Brecht e tre interludi da Sonate di Paul Hindemith. Infine, alle ore 21.00, al Real Museo Mineralogico, il mezzosoprano Adriana Di Paola e la pianista Monica Leone eseguiranno La canzone dei ricordi, di Giuseppe Martucci su versi di Rocco Pagliara.
Quattro eventi per l’ultimo giorno del festival, domenica 3 ottobre, che si aprirà alle ore 11.30 al Teatro Trianon Viviani, dove i pianisti Monica Leone e Michele Campanella assieme all’Ensemble Vocale di Napoli diretto da Antonio Spagnolo, eseguiranno la Dante-Symphonie di Liszt, con la voce recitante di Sonia Bergamasco, un omaggio di Spinacorona alle celebrazioni del settecentesimo dantesco.
Dal lunedì 18 a venerdì 22 ottobre alle ore 18, su Rai 5, verrà trasmessa in cinque puntate la quarta edizione del festival con le 9 Sinfonie di Beethoven nelle trascrizioni per pianoforte di Franz Liszt, registrate presso la Chiesa di Donnaregina Vecchia nello scorso febbraio.
Non solo musica, ma pure cinque passeggiate per Napoli di Campanella insieme allo scrittore Maurizio De Giovanni, che toccheranno alcuni luoghi del cuore dei due artisti. Il programma è stato realizzato dal Centro di Produzione RAI di Napoli con la regia di Barbara Napolitano.
Sul canale YouTube Spinacorona, invece, è ancora disponibile lo Special Beethoven in Reggia con la Sonata op.111 suonata da Michele Campanella nelle sale della Reggia Borbonica di Portici, preceduta dalla lettura di Enzo Salomone delle pagine che Thomas Mann ha dedicato proprio a questo brano nel Doktor Faustus.
Il festival quest’anno è promosso e finanziato dalla Regione Campania attraverso la Scabec, società regionale per i beni culturali con la produzione artistica di Progetto Sonora in collaborazione con Artetica e doppiavoce.