Torna per il secondo anno a Napoli Lezioni di storia Festival. La rassegna è stata presentata ieri mattina al Teatro Bellini (foto) con il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, l’editore Giuseppe Laterza e il direttore artistico del teatro Daniele Russo. L’iniziativa è dedicata alla conoscenza e alla diffusione del nostro passato, con una serie di appuntamenti che attraversano letteratura, musica e arte nel senso più ampio del termine.
Tema di quest’anno, Noi e loro, un filo conduttore quanto mai attuale collegato alla scelta di presentarlo proprio nella Giornata in memoria della Shoah. Un percorso per aiutare a perpetrare il ricordo, per sottolineare l’importanza di non diventare estranei alle tragedie umane, per coinvolgere soprattutto le nuove generazioni, per guardare a un futuro meno disorganico.
Un itinerario composto da tante strade, che portano a vedere come in ogni ambito culturale e non, l’essere umano si sia sempre distinto per appartenenza a un gruppo, con tutto quello che ne consegue.
Tra le sezioni della kermesse, Il mondo a Napoli sulle identità culturali. La storia della nostra città è la storia di popoli differenti, di molteplici tradizioni, di tante radici diverse piantate nella stessa terra che la rendono palcoscenico ideale per il tema di questa edizione. Napoli è tanti frammenti e allo stesso tempo una cosa sola.
Se Noi e loro può sembrare inizialmente soltanto una contrapposizione, ci si rende poi conto di quanto dietro quella “e” ci sia anche l’idea della congiunzione, la forma scritta della collettività e della comunanza di intenti. Più identità che da un lato nascono quasi sempre in contrasto le une alle altre, vuoi per esigenza, vuoi come sbocco naturale degli accadimenti (possiamo riferirci per esempio a un movimento politico, a un movimento di lotta, a una religione, a una squadra, a un popolo…), dall’altro invece creano unione.
Questa chiave di lettura dei fatti storici farà comprendere ancora meglio i molti temi trattati. Tra i tanti, il rapporto dei greci e dei romani con i barbari, a cura di Andrea Giardina e Ivano Dionigi oppure i conflitti tra uomini e donne di Eva Cantarella e Elisabetta Vezzosi o ancora il filone musicale della canzone napoletana visto da Pasquale Scialò con le sue conferenze/spettacolo.
Quattro giorni intensi, dal 27 febbraio al 1 marzo con numerosi appuntamenti collaterali, tour, performance teatrali, incontri in libreria: ogni luogo diventerà uno spazio di aggregazione… per noi e loro.
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Ingresso gratuito fino a esaurimento posti
Per saperne di più e prenotare
www.lezionidistoriafestival.it
Festival progettato e ideato da: Editori Laterza con la Regione Campania
Organizzato da: Associazione A voce alta e Fondazione Teatro di Napoli – Teatro Bellini
Scabec – promozione e comunicazione
Partnership: Mann, Madre, Fondazione Donnaregina, Accademia di Belle Arti, Conservatorio di San Pietro a Majella, Liceo Vittorio Emanuele II