Estate a Napoli a suon di jazz. Con il Summer Live Tones, organizzato dal club posillipino Live Tones Napoli Party. I concerti rientrano nel programma estivo proposto dall’assessorato alla cultura del Comune partenopeo. Due appuntamenti da non perdere al Maschio Angioino per questo inizio agosto.
Domenica 4 agosto di scena Rita Marcotulli e Luciano Biondini. Lei, pianista di livello internazionale, ha collezionato premi prestigiosi (tra questi, l’european jazz expo) e vanta nel suo curriculum collaborazioni con musicisti e cantautori di rilievo, da Aldo Romano a Pat Metheny, da Pino Daniele a Giorgio Gaber.
Lui, con la fisarmonica, ha alle spalle una formazione classica e altrettante importanti collaborazioni (anche con Ivano Fossati) e partecipazioni a celebri festival come quello di Spoleto e Nancy.
Galeotto fu il cinema, come spiega Marcotulli. «Il connubio tra me e Luciano nasce qualche hanno fa, dopo la nuova registrazione di un mio vecchio lavoro dedicato a Franois Truffaut per l’Espresso. Poi ci siamo rivisti per la musica che ho scritto per il film muto del 1926, Nana di Renoir, in trio, con Javier Girotto. Ci lega una forte affinit musicale e la voglia di sperimentare nuove sonorit , perciò abbiamo deciso di esibirci anche in duo. Il nostro concerto si basa su composizioni originali e improvvisate, un viaggio musicale melodico, ritmico che attinge dalle esperienze molteplici di generi musicali sperimentati da entrambi lungo il nostro cammino musicale… Il linguaggio del sentire… ascoltare…».
Luned 5 agosto, sull’abbraccio piano/trombone punta l’esibizione del duo Soupstar, formato da Giovanni Guidi e Gianluca Petrella che proporranno brani originali firmati da loro stessi, la rilettura di " As Tears Go By" degli Stones, " Over The Raibow" e un brano politico /popolare " I morti di Reggio Emilia" di Fausto Amodei. Non mancheranno “improvvisazionei elettroniche”.
Di loro scrive il noto critico musicale Libero Farnè sulla rivista Allaboutjazz «Il sodalizio.. si regge su un’evidente sintonia umana. Il mondo espressivo del trombonista ha subito un’evoluzione nel tempo; oggi le sue note lunghe e acute, l’uso del vibrato e il senso melodico riescono a raggiungere un lirismo poetico, perfino una serenit , che la scontrosa e imprevedibile aggressivit di un tempo non possedeva. Questi momenti di distensione non escludono ovviamente le tipiche accensioni del trombonista, contrastate ed espressioniste. Appunto per questo funziona a meraviglia il suo rapporto musicale con Guidi, che questi aspetti opposti, di decantato intimismo e di feroce estroversione, li racchiude e intreccia nella sua personalit , nel suo corpus compositivo e nel suo pianismo, che sa coniugare fasi delicatamente evocative e avvolgenti ed altre di aggrovigliata problematicit ».
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Nelle foto, in alto, il duo Marcotulli Biondini. In basso, Guidi Petrella