Due capolavori di Eduardo De Filippo in un mediometraggio di 45 minuti realizzato da Francesco Saponaro e messo adesso in rete dalla Fondazione De Filippo. Protagonisti, i burattini (foto) del Teatro delle Guarattelle di Bruno Leone.
Nel suo piccolo laboratorio, Leone, a partire da un semplice pezzo di legno, dà vita alla testa del burattino Eduardo protagonista dei due atti unici: lo scolpisce, lo intarsia, lo leviga, fino a raggiungere la giusta, evocativa somiglianza.
L’azione si sposta nel teatro dell’Istituto Comprensivo Statale Ristori nel centro antico partenopeo dove tutto è pronto per lo spettacolo. Lo spettacolo s’intreccia con le reazioni degli alunni che assistono con sorpresa e ammirazione a questa originale versione del Teatro di Eduardo.
Nel film, arricchito dalle musiche di Nicola Piovani, la forza comica dei personaggi si amplifica grazie alla partecipazione di Angela Pagano, Luca De Filippo, Gianfelice Imparato e Tony Laudadio che prestano le loro voci e le sapienti sfumature della loro recitazione al movimento e al ritmo giocoso dei burattini.
Portare in scena opere di Eduardo grazie a burattini è un’idea di Francesco Somma che l’ha girata al maestro burattinaio Bruno Leone per avvicinare e far conoscere la drammaturgia universale di Eduardo alle giovani generazioni.
Il progetto ha preso corpo in occasione del trentennale eduardiano e delle celebrazioni organizzate per il Forum delle Culture, promosso dal Comune di Napoli. Di Luca De Filippo, infine, la straordinaria intuizione di trasformare in un film la messa in scena dei due atti unici.
Pericolosamente è stato scritto nel 1938, dal filone della Cantata dei giorni pari. Breve come uno sketch, è stato, proprio insieme a Sik-Sik, uno dei grandi successi del teatro umoristico dei De Filippo ispirato dalla Commedia dell’Arte. Ogni volta che Dorotea, moglie bisbetica e dal carattere ‘impossibile’ dà sfogo alle sue intemperanze Arturo suo marito, per ripristinare l’ordine familiare, impugna una rivoltella caricata a salve e le spara scatenando la comica reazione di terrore da parte dell’ignaro amico Michele appena rientrato a Napoli da un lungo viaggio di lavoro.
Sik-Sik, l’artefice magico è una commedia nata nel 1929; è contenuta nella raccolta intitolata Cantata dei giorni pari. Sik-Sik è un illusionista che si esibisce assieme alla moglie Giorgetta che lo accompagna in teatri di infimo livello. Il mago è costretto all’ultimo momento a sostituire Nicola, suo complice abituale, con Rafele. Ed è tutto un succedersi di situazioni imbarazzanti che strappano risate.
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