Napoli, capitale internazionale della cultura. Non solo turisti in friggitorie a cielo aperto, tra i vicoli a caccia di babà, pizze e sfogliatelle. In questa prima rovente settimana di agosto, gli artisti Mark Dion, Dana Sherwood, Alexis Rockman con la scrittrice Dorothy Spears sono in giro per la città, annusando il profumo dei suoi musei e cercando ispirazione per nuovi progetti di ricerca sul rapporto tra uomo e natura.
Rispondendo così all’invito della Fondazione Morra Greco, che sin dalla sua istituzione prosegue con il suo impegno nel favorire scambi e occasioni di incontro tra artisti emergenti o già affermati del territorio con protagonisti artistici del mondo, i 4 sono rapiti dalle collezioni di alcune delle più rilevanti istituzioni culturali del territorio napoletano, studiandone i reperti conservati in depositi e archivi.
Il loro è un viaggio nella memoria, attraverso attraverso la Stazione Zoologica Anton Dohrn e il suo Archivio Storico,  la Fondazione Dohrn, Museo universitario delle scienze e delle arti dell’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli, il Museo Archeologico Nazionale di Napoli e i Musei delle Scienze Naturali e Fisiche dell’Università di Napoli Federico II.
Accompagnati da rappresentanti dalla Fondazione Morra Greco, Dion, Sherwood, Rockman e Spears si confrontano con professori universitari esperti in vari settori, dall’archeologia alla mitologia fino alla zoologia, in una passeggiata trasversale della conoscenza in connessione con i misteri della natura
Con questa visita la Fondazione Morra Greco continua a sviluppare relazioni con gli artisti contemporanei, contribuendo alla loro ricerca artistica. 
Spiega Maurizio Morra Greco: «Con alcuni artisti come Mark Dion abbiamo già delle relazioni consolidate, nel 2014 abbiamo promosso il suo esordio in un museo napoletano, nell’ambito del Progetto XXI di Fondazione Donnaregina. Per noi è un prestigio ospitare lui come Rockman, Sherwood e Spears, che vantano collaborazioni e lavori in tutto il mondo. La loro visita ci permetterà, inoltre, di continuare nel nostro impegno di connettere le strutture museali del territorio».
L’occasione di questa visita conferma la strategia della Fondazione Morra Greco che consiste nel creare spazi di riflessione e scambio tra Napoli, italia e il pianeta Terra, sotto il segno dell’arte contemporanea. E in questa direzione cammina EDI Global Forum, il centro di ricerca internazionale, organizzato e promosso da Fondazione Morra Greco e realizzato con il contributo della Regione Campania, sul tema dell’educazione in ambito culturale e artistico. 
Il forum riunisce professionisti e professioniste in rappresentanza di oltre 150 istituzioni che lavorano attivamente con l’educazione attraverso la lente dell’arte e della cultura, e si terrà a Napoli dal 24 al 27 di ottobre. 
Ma chi sono i magnifici quattro che passeggiano in questi giorni nel cuore culturale di Partenope? Mark Dion è nato a New Bedford, Massachusetts, nel 1961. Ha conseguito una laurea in Belle Arti (1986) e un dottorato onorario (2003) presso la Scuola d’Arte dell’Università di Hartford, nel Connecticut.Il compito dell’artista, dice, è quello di andare controcorrente rispetto alla cultura dominante, di sfidare la percezione e le convenzioni. Appropriandosi dei metodi archeologici e di altri metodi scientifici per raccogliere, ordinare ed esporre gli oggetti, Dion crea opere che mettono in discussione le distinzioni tra metodi scientifici oggettivi (razionali) e influenze soggettive (irrazionali). 
La statunitense Dana Sherwood esplora il rapporto tra gli esseri umani e il mondo naturale per comprendere la cultura e i comportamenti in un ambiente in continua evoluzione.  Nel suo lavoro, la natura, spesso sotto forma di animali non-umani, svolge un ruolo complesso sia come soggetto che come collaboratore, affermando la propria presenza e sovvertendo il controllo percepito dagli artisti.
Alexis Rockman vive e lavora a Warren, nel Connecticut. Attivista ambientale che ha iniziato a realizzare dipinti e opere su carta per costruire una consapevolezza ambientale dalla metà degli anni Ottanta, ha intrapreso spedizioni in luoghi remoti quali l’Antartide e il Madagascar in compagnia di naturalisti professionisti. Il suo lavoro racconta storie naturali che si confrontano con il futuro distopico della crisi della biodiversità, della crisi climatica e dell’ingegneria genetica.
Dorothy Spears è una firma del New York Times per le pagine dedicate all’arte da quasi vent’anni. I suoi saggi personali sono apparsi sul New York Times Magazine, oltre che nelle sezioni Travel, City e Metropolitan. I suoi articoli, profili e recensioni sono stati pubblicati dal Guggenheim, dal Gagosian Quarterly, da Art in America, da ArtNews, da Elle, da Departures, da Architectural Digest e da molte altre riviste, giornali e libri d’arte.

Nella foto, da sinistra, Mark Dion, Dana Sherwood, Dorothy Spears e Alexis Rockman



Fondazione Morra Greco/ Mark Dion, Dana Sherwood, Alexis Rockman and Dorothy Spears: 3 artists and a writer walk through the cultural heart of Naples. They seek inspiration for their projects

Naples, international capital of culture. It’s not just tourists, who hunt for babas, pizzas and sfogliatelle in the alleys. In this first scorching week of August, the artists Mark Dion, Dana Sherwood, Alexis Rockman with the writer Dorothy Spears are around the city, sniffing the scent of its museums and seeking inspiration for new research projects on the relationship between man and nature.
Responding in this way to the invitation of the Fondazione Morra Greco, which since its inception has continued with its commitment to fostering exchanges and opportunities for encounters between emerging or already established artists from the territory with artistic protagonists from around the world, the 4 are ravished by the collections of some of the most relevant cultural institutions in the Neapolitan territory, studying their exhibits preserved in deposits and archives.
Theirs is a journey through memory, through the Anton Dohrn Zoological Station and its Historical Archives, the Dohrn Foundation, University Museum of Science and Arts of the University of Campania Luigi Vanvitelli, the National Archaeological Museum of Naples and the Museums of Natural and Physical Sciences of the University of Naples Federico II.
Accompanied by representatives of the Morra Greco Foundation, Dion, Sherwood, Rockman and Spears will join university professors who are experts in various fields, from archaeology to mythology to zoology, in an intercultural journey of knowledge linked to the mysteries of nature.
With this visit, the Morra Greco Foundation continues to develop its relationship with contemporary artists, contributing to their artistic research.
Maurizio Morra Greco explains: “With some artists, such as Mark Dion, we already have an established relationship; in 2014 we promoted his debut in a Neapolitan museum as part of Fondazione Donnaregina’s Project XXI. It is a prestige for us to host him like Rockman, Sherwood and Spears, who boast collaborations and works all over the world. Their visit will also allow us to continue our efforts to connect the museums in the area”.
The occasion of this visit confirms the strategy of the Fondazione Morra Greco to create spaces for reflection and exchange between Naples, Italy and the planet Earth, under the sign of contemporary art. And this is the direction taken by the EDI Global Forum, the international research center organized and promoted by the Morra Greco Foundation and realized with the contribution of the Campania Region, on the theme of education in the cultural and artistic field.
The Forum brings together professionals representing more than 150 institutions actively working with education through the lens of art and culture, and will be held in Naples from October 24 to 27.
But who are the magnificent four who are walking in the cultural heart of Partenope these days? Mark Dion was born in 1961 in New Bedford, Massachusetts. He holds a Bachelor of Fine Arts degree (1986) and an Honorary Doctorate (2003) from the School of Art at the University of Hartford, Connecticut.The artist’s task, he says, is to go against the grain of the dominant culture, to challenge perception and convention. Appropriating archaeological and other scientific methods of collecting, organizing, and displaying objects, Dion creates works that question the distinctions between objective (rational) scientific methods and subjective (irrational) influences.
Dana Sherwood from the United States explores the relationship between humans and the natural world to understand culture and behavior in a changing environment. In her work, nature, often in the form of non-human animals, plays a complex role as both subject and collaborator, asserting its presence and subverting the artist’s perceived control.
Alexis Rockman lives and works in Warren, Connecticut. An environmental activist who has been making paintings and works on paper to build environmental awareness since the mid-1980s, he has undertaken expeditions to remote places such as Antarctica and Madagascar in the company of professional naturalists. His work tells natural stories that confront the dystopian future of biodiversity crisis, climate crisis and genetic engineering.
Dorothy Spears has been a New York Times signature for the art pages for nearly two decades. Her personal essays have appeared in the New York Times Magazine, as well as in the Travel, City and Metropolitan sections. Her articles, profiles, and reviews have been published by the Guggenheim, Gagosian Quarterly, Art in America, ArtNews, Elle, Departures, Architectural Digest, and many other art magazines, newspapers, and books.

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