Fondazione Premio Napoli/ I mostri non esistono: la giornalista Michela Giachetta indaga le origini della violenza di genere

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I mostri non esistono. All’origine della violenza di genere (Fandango). Il libro della giornalista Michela Giachetta verrà presentato venerdì 7 marzo, alle 17,30, alla Fondazione Premio Napoli.
Con l’autrice, il magistrato Alfredo Guardiano, coordinatore della giuria del Premio Napoli, nelle vesti di moderatore, la psicologa Antonella Bozzaotra, il magistrato Raffaello Falcone e Carlo Longobardo, docente universitario di diritto.
Il volume parte dalla cronaca. Negli ultimi anni il numero delle donne uccise dal partner o ex non accenna a diminuire, mentre aumenta quello dei maltrattamenti contro familiari e conviventi e nella stragrande maggioranza dei casi le vittime sono donne. Si può fermare questa violenza? E come? Se si parla di contrasto, occorre andare all’origine della violenza. E il discorso, che è anche culturale e sociale, riguarda gli uomini.
Per quelli che sono sopraffatti dalla rabbia e la riversano sulle partner ci sono centri ad hoc in tutta Italia dove attuano percorsi specifici con l’obiettivo da un lato di interrompere la violenza, per tutelare le vittime, dall’altro far sì che loro stessi acquistino consapevolezza e si assumano le proprie responsabilità, anche per evitare recidive.

Gli uomini possono accedere a questi centri autonomamente, su consiglio di un avvocato o per un invio da parte dell’autorità giudiziaria, del questore o dei servizi territoriali. Il fenomeno è in continua crescit
Come funzionano questi centri e chi li frequenta? Michela Giachetta (foto) è entrata in contatto con le realtà che lavorano con gli uomini maltrattanti, li ha incontrati, ha seguito le riunioni, si è messa in gioco in prima persona per cercare di comprendere, dove possibile, le ragioni dietro la violenza. Non per giudicare o giustificare, ma per provare ad andare oltre la risposta detentiva e carceraria, soluzione non sempre risolutiva.
Un libro che ribalta la narrazione e ci racconta i carnefici, i violenti, a volte gli assassini, che stanno provando a fare un percorso di consapevolezza e ricostruzione. Il maschio violento non è un mostro come spesso viene descritto dalla stampa con il rischio di relegarlo a un’eccezione patologica. La violenza di genere è strutturale e gli uomini che fanno violenza uomini normali. I mostri non esistono.

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