Domani (25 marzo) alle 11,30 al succorpo Complesso dell’Annunziata sar presentata la seconda edizione del progetto La scena delle donne laboratori sulle arti sceniche per e con le donne, dal 26 al 28 marzo alle19 nel complesso dell’Annunziata.
La scena delle donne è uno spazio di esplorazione dei linguaggi teatrali e di elaborazione di progetti che hanno una forte continuit , nonch un legame strettissimo col quartiere attraverso le persone che più di tutte ne conoscono fatti e misfatti le donne.
Il progetto nasce dall’esperienza del laboratorio teatrale “Donne con la folla nel cuore” tenutosi al Teatro Trianon nel 2007, ideato da Marina Rippa e sostenuto nell’idea e nella cura da Fernanda Tuccillo, dirigente Scolastica dell’Istituto Comprensivo “Ristori Durante” di Napoli in collaborazione con la Regione Campania, Assessorato alle Politiche Sociali e Pari Opportunit , che esplora l’universo femminile attraverso le arti sceniche, il racconto e l’autobiografia.
“La scena delle donne nasce per la donna di Forcella, dei Quartieri spagnoli e della zona della stazione centrale afferma Rippa – immaginando il quartiere come scenografia naturale, ma anche come contenitore e elaboratore di storie di donne, piccole e grandi. Dati i risultati raggiunti nella precedente esperienza, si è ritenuto importante radicare ancora di più, e nel tempo, la permanenza del lavoro con e per le donne”.
Cento donne, dai 9 ai 73 anni sono le protagoniste di questo progetto voluto fortemente dalla scuola l’I.C. “Ristori-Durante” di Forcella con una popolazione a forte rischio sociale che ha più volte visto i propri alunni testimoni di gravi tragedie, come l’assassinio dei giovani Claudio Tagliatatela e Annalisa Durante.
“Un quartiere, quello di Mercato-Pendino privo di spazi ricreativi all’aperto e dotato di scarse e inadeguate strutture sportive e aggregative continua Rippa- che per il progetto ha coinvolto 20 ragazzine dalla quinta elementare alla terza media con le loro madri per creare non solo uno spazio di interesse culturale che coinvolga entrambi, ma per dare una speranza in più a questi ragazzi la cui vita sembra segnata dall’ambiente sociale in cui essi vivono”.
Il progetto teatrale è diviso in due trame adulte, dedicato alle maggiorenni e alle bambine. La prima è composto da quattro laboratori teatrali sulle arti della scena per 60 donne dai 18 anni in su
corpo, scrittura, scene e oggetti, costumi per esprimersi attraverso il teatro, costruire oggetti, costumi, movimenti e racconti, stare insieme.
“Seguite in questo arco di tempo da professioniste del settore, queste donne sono riuscite a dedicarsi completamente al lavoro da svolgere. Per alcune si è trattato anche di venire a contatto con la realizzazione di sogni. Infatti questo progetto le ha molto aiutate a lavorare sul loro vissuto personale, sui propri desideri, riuscendo cos a mettere in scena non solo rappresentazioni teatrali, ma anche un teatro di comunicazioni, pieno di emozioni”.
La seconda trama è dedicata alle ragazzine. “Si sono raccolte storie, interviste su esperienze, desideri delusioni e le speranze delle bambine conclude l’organizzatrice – attraverso immagini, oggetti, musiche e quanto altro sia servito a raccontare meglio la propria storia, in modo da poter riuscire raggiungere la consapevolezza di s e degli altri, per rispecchiarsi l’una con l’altra”.
In alto e in basso, immagini del laboratorio scenico