Una ricercatrice di nuove espressioni. Così si autodefinisce Luminita Irimia. In mostra alla galleria Fiorillo Arte (Riviera di Chiaia 23), con la personale “7 peccati capitali e virtù” (inaugurata lo scorso sabato). Un viaggio introspettivo tra concetti e preconcetti, male e bene, peccati e virtù, vizi e valori. Curata da Emanuela Capuano, la mostra sarà visitabile fino al 16 marzo 2019. Al finissage (ore 18) interverranno l’architetto Franco Lista e il professor Sergio Zazzera.
«La pittrice – scrive la curatrice – non giudica il Bene e il Male, non colloca peccatori e beati in gironi infernali e giardini paradisiaci, ma analizza la natura stessa dei peccati, passioni, vizi e virtù, che costituiscono l’animo umano […] eliminandone confini e schematizzazioni per sovrapporli e confonderli». Meta ultima dell’esistenza e della mostra che invita a riflettere e interrogarsi, è l’Amore, la più nobile delle virtù, l’unica in grado di resettare la quasi totalità dei peccati.
Inteso nell’eccezione Gurdgjieffiana, l’artista lo descrive in bianco e nero in 14 tele a inchiostro, in netto contrasto col percorso per arrivarci: 25 tele di colorati acrilici, tra peccati, vizi e virtù. Usa un simbolismo ironico e pungente sottolineato da forti connotazioni cromatiche. Sorprendentemente la meta appare incolore trascendendo il concetto cromatico che pervade la mostra per essere esso stesso concetto ultimo del viaggio.
Luminita ironizza su tutto ciò che su questa terra è deforme, negativo, cattivo, si serve di figure, simboli e, attraverso immagini e concetti ricorrenti, instaura con l’osservatore uno stimolante dialogo di domande e risposte, verità taciute e menzogne svelate. Vuole così invitare l’osservatore a uscire dal letargo cerebrale e spirituale in cui l’uomo è caduto. L’attuale momento storico è un costante ispiratore per sottolineare i deleteri comportamenti dell’animo umano e auspicare i potenziali rimedi.
Nulla è solo peccato o solo virtù, per la curatrice Capuano «ogni concetto contiene il germe del suo opposto, come ricorda lo Yin&Yang ricorrente nelle tele. I vizi sono presentati in dittici proprio per sottolineare il confine fluido che li separa. Su tutto ciò – aggiunge – la visione (metafisica) di Gurdjieff sovrasta e spaventa, invitandoci a destrutturare conoscenze e convinzioni radicate. Solo la Quarta Via ci salverà attraverso il “risveglio” dallo stato di sonno\sogno in cui siamo immersi e ci renderà immortali. Ma la Via è destinata a pochi…».
L’autrice si diploma in pittura all’Accademia di Belle Arti in Romania, suo paese natale. Giovanissima si trasferisce a Napoli dove si afferma non solo per le sue doti di pittrice ma anche come artista trasversale ed eclettica che vive l’arte come uno stato mentale, intimo e pervadente: non un concetto astratto o una creazione altra dal sé, ma un’esperienza interiore e profonda, il prolungamento di se stessa.
Dipinge sin da piccola. Inizia con le matite per poi passare all’acquerello, al carboncino, e arrivare agli acrilici ed olii con cui esprime una pittura matura e decisa. Sperimenta diversi materiali, stili e tecniche, prima di trovare la sua espressione personale per cui conia la definizione di “Ironico-Surreale”. Oltre alla pittura, si dedica alla scultura e alla progettazione di gioielli. L’artista ha partecipato a numerose mostre, sia collettive che personali, in Italia e all’estero, e ad altrettanti concorsi, riscontrando sempre ampi consensi.
“7 peccati capitali e virtù” farà da cornice alla presentazione del foto-libro sulla vita e le opere di G. Antonello Leone, “Lo stile e l’uomo” di Rino Vellecco, sabato 9 marzo, alle 17.30, negli spazi espositivi della galleria.
“7 peccati capitali e virtù” di Luminita Irimia
Dal 23 febbraio al 16 marzo 2019
Galleria Fiorillo Arte
Riviera di Chiaia, 23 – 80122 Napoli
Tel. 081662473
3f.arte@gmail.com
http://www.fiorilloarte.com/
Dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 18, sabato su appuntamento