Il suo modo di essere artista si sviluppa nel rapporto fisico con la materia. Una fisicità che si conferma nella mostra proposta da Marco Abbamondi, napoletano, classe 1974, domani, giovedì 15 giugno, nella galleria Paolo Bowinkel di via Calabritto. Vernissage alle 19 per ” Puro pigmento” .
La nuova collezione Lands puro pigmento proposta dall’autore ha come protagoniste polveri cementizie e puro pigmento naturale con cui riesce a creare giochi di luce e effetti tridimensionali. Quello viene immediatamante in mente allo spettatore è la tentazione di toccare la superficie e tastarne le onde magnetiche emesse da pure emozioni materiche, ammiccanti e luminose.
Lavori che incrociano la pittura con la scultura, prendendo spunto dalla crosta terresstre, la rappresentano nel suo sussulto ripetuto, come un movimento sismico che affascina lo sguardo. Il tutto avviene attraverso l’estroflessione, ovvero la dilatazione spaziale verso l’esterno della tela monocromatica.
L’occhio accarezza così zolle rosse o blu, superfici dall’anima inquieta, increspata da una forza interiore. E’ il suo interrogarsi sull’esistenza e sulla sua precarietà da cittadino partenopeo, sempre sospeso tra la vita e la morte, non solo per la collocazione geografica di Partenope (sorvegliata, com’è da preesenze vulcaniche) ma anche per le contraddizioni di cui si alimenta.
L’autore comincia, infatti, il proprio percorso artistico nel 1999 concentrandosi su tele e legno, interpretazioni personali di architetture di Napoli, ispirato dalla città che continua a nutrirlo energeticamente. E che non smette di esserne Musa, insieme alla Natura, con le sue misteriose forme stupefacenti.
Fino al 30 giugno
Galleria Paolo Bowinkel
Via Calabritto, 1 / 80121 Napoli
tel. 081 764 8230 – 335.7761312