Una scommessa vinta e che compie trent’anni, quella di Galleria Toledo, il teatro stabile del contemporaneo che si presenta alla stagione 21/22 in abiti nuovi.
Nuovo nella sala, con il palco allargato, nuovi gli impianti di aerazione, per rispondere all’emergenza pandemica, nuovi posti in platea. Modifiche fondamentali per rispondere alle esigenze post-covid, possibili anche grazie al supporto economico delle Regione.
Quello che resta immutato, invece, è l’esigenza della ricerca per riportare al centro le poetiche teatrali del contemporaneo. Una tradizione, quella di Galleria Toledo, che pesca nel calderone artistico, politico e creativo degli anni 70, tempi di coraggio dice Laura Angiulli, tempi in cui si era molto attenti alle poetiche e poco alle politiche, in una realtà che non faceva male al teatro, non declinato a soddisfare la bulimia dei consumi del mercato ma dedito ad un incontro, un dialogo, sulle scritture interne al linguaggio teatrale.
Si vedrà, nella nuova stagione, un teatro che viaggia su canali più che ufficiali, ma non un teatro di uso e consumo, se è vero che si è iniziati con un Napule 70, di e con Claudio Ascoli e la sua compagnia Chille de la Balanza, con quasi cinquant’anni di esperienza avanguardistica, accomunata allo Stabile del Contemporaneo, dalle stesse radici e lo stesso spirito di resistenza.
Il primo spettacolo in scena, tra quelli prodotti da Galleria Toledo, sarà Lucy e le Altre, ideato e diretto da Laura Angiulli, che prosegue il suo lavoro sulle opere di Philip Roth, a cui si lega anche I cioccolatini di Olga, in scena a inizio primavera.
Largo spazio anche alla produzione di ispirazione Shakespeariana, con spettacoli come Riccardo III, Antonio e Cleopatra, Giulio Cesare, in un discorso allargato volto a porre l’accento sul repertorio di Galleria Toledo, reale traccia del suo lavoro trentennale.
Spettacoli come Il Deserto dei Tartari (foto), adattato da Massimo Roberto Beato per la Compagnia dei Masnadieri, L’inizio del Buio di Walter Veltroni , saranno altrettante occasioni di riflettere su tematiche di forte attualiutà come l’attesa, il vuoto e l’esperienza del ricordo quale strumento di lotta all’emergenza e all’imprevedibile, mentre il Giovanna d’Arco di Maria Luisa Spaziani, con Gaia Aprea, cercherà di dare voce alle poetiche al femminile della nuova ricerca teatrale.
Non mancheranno le Collaborazioni con teatri e compagnie affini, come il Teatro di Tor Bella Monaca in Roma, capace di generare un robusto movimento culturale in una delle zone più difficili della capitale, il teatro Metastasio di Prato con Circo Kafka, o ancora, il dialogo con Societas Raffaello Sanzio e la lettura drammatica Il Regno Profondo di Claudia Castellucci, con la voce di chiara Guidi.
La primavera, invece, porta anche Farfalle di Emanuele Aldrovandi, andato in scena con prima mondiale a New York e vincitore del Premio Hystrio 2015 e del Mario Fratti Award nel 2016. Il Teatro Francese di Roma, presenterà Le Malade Imaginaire di Moliere, spettacolo in lingua, di interesse soprattutto accademico, e in relazione a quel lavoro decennale che lega il Teatro dei quartieri alla ricerca accademica e alla formazione scolastica.
In una programmazione natalizia ancora da definire ci sarà il già confermato concerto di Santo Stefano, con in scena il Duo Baldo, formazione emiliana composta dal pianista Aldo Gentileschi e dal violinista Brad Repp, con importanti collaborazioni e partecipazioni internazionali,
Ma non solo teatro. il 14 e il 15 dicembre andrà in scena Sleeping Beauty, spettacolo già in scena a Budapest di danza con ballerine e ballerine tutti rigorosamente in punta di piedi.
Il 24 Febbraio Daniela Capalbo e Antonella Bianco porteranno in scena Coma Berenices. Girolamo De Simone curerà Eclettica 2.2 – Musica Millemondi, che porterà sul palco Girolamo De Simone, Eugenio Fels, Luca de Prisco ed altri.
Dal 10 al 13 gennaio andrà in scena una rassegna su Cinema e Filosofia a cura di Lello Lucariello, che porterà sullo schermo le esperienze di Derrida, Deleuze e Fortini, con approfondimenti e dibattiti. Da Gennaio ad Aprile ci sarà Movie Flower, una rassegna di quattro appuntamenti curata da Lavinia d’Elia.
In direzione contraria a uno scenario di progetti che prevedono alleanze nelle alte sfere della cultura campana con una politica in cui il marketing confonde e si confonde con il discorso teatrale, Galleria Toledo presenta la sua nuova stagione dedicata al ragionamento e al recupero più puro del ruolo sociale del teatro, e alla bellezza del dialogo intorno al progresso delle poetiche del palco.
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