“Possa io andare oltre” di Luna Badawi (Gemma edizioni) è il racconto in prima persona di una presa di consapevolezza: la ventenne Batool El Masri vive a Firenze insieme a sua sorella gemella Lina; le ragazze sono nate in Italia da madre libanese e padre egiziano ma sono cresciute solo con la madre, una donna difficile e poco amorevole.
Mentre Lina ha reagito bene a questa situazione, Batool ha sofferto molto non solo per la mancanza di una figura paterna e per il rapporto complicato con sua madre ma anche a causa del suo non sentirsi parte di nulla: la sua appartenenza a diverse culture, sebbene non le conosca abbastanza ad eccezione di quella italiana, ha creato in lei una certa confusione, non facendola sentire completa ma, anzi, spezzata.
Le varie parti di sé sembra non possano mai collimare e ciò le causa una forte insicurezza, spingendola a chiudersi in sé stessa e a non avere speranze per il futuro: «Continuo ad affogare nel flusso delle mie riflessioni, interrotta da altri pensieri sempre cupi e meschini. Non faccio che ripetermi di non essere nessuno. Di essere la qualunque di turno».
Luna Badawi racconta la storia di una ragazza che si sente perennemente inadeguata, e che tenta disperatamente di trovare il suo posto nel mondo sentendosi però sempre fuori luogo; Batool ha trovato come unica soluzione quella di fuggire da sé stessa ma una vocina dentro di lei le ripete che deve avere il coraggio di prendere in mano la sua vita.
E quella voce appartiene a Lina, che l’ha sempre spronata a reagire, che le è sempre stata accanto in ogni momento della sua esistenza: sua sorella è il faro nella tempesta, è la guida che non le ha mai permesso di deviare dalla strada maestra.
Batool però sa che ora deve farcela da sola: all’inizio dell’opera la vediamo risoluta a cambiare vita, ed è per questo motivo che decide di vedere uno psicologo. È l’inizio di una nuova avventura dentro sé stessa, che la condurrà a nuove consapevolezze e a fare finalmente i conti con tutte le sue paure e le sue sofferenze.
“Possa io andare oltre” racconta una storia in cui in molti si potrebbero riconoscere; non sapere cosa fare della propria vita, non avere una direzione certa, non conoscersi nel profondo sono affanni condivisibili: leggere la vicenda di cui Batool è protagonista è un modo per elaborare le nostre fragilità, e per comprendere che non c’è niente di male a essere confusi, l’importante è non arrendersi e avere il coraggio di vivere. (Samantha Tecce)
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