Una bella notizia sotto il cielo di Napoli. In occasione della diciassettesima giornata del contemporaneo promossa all‘associazione Musei d’arte contemporanea italiani,
Domani, sabato 11 dicembre, alle 11, riapre al pubblico il Museo Novecento a Napoli sulla piazza d’armi di Castel Sant’Elmo, dove saranno inaugurati due presepi d’artista: Il Presepe geometrico di Lucio Del Pezzo, del 2013, e Il Presepe dono di Giuseppe Pirozzi, del 2012.
I due presepi contemporanei fanno parte della collezione del Museo Internazionale del Presepio “Vanni Scheiwiller” che, allestito nel rione medievale Manca di Castronuovo Sant’Andrea (in provincia di Potenza), accoglie più di 250 presepi di tutto il mondo, legati alla tradizione artigianale dal XVII al XXI secolo, e 50 presepi eseguiti dal 1995 a oggi da noti artisti contemporanei, tra i quali anche Lucio Del Pezzo, scomparso nel 2020, e Giuseppe Pirozzi, che sarà presente all’inaugurazione.
L’iniziativa, condivisa con Giuseppe Appella, che ha ideato e promosso la realizzazione dei presepi contemporanei, si inserisce nel più ampio progetto che porta ogni anno i diversi presepi d’artista in basiliche e luoghi della cultura, in un itinerario, partito dal piccolo centro della Lucania interna, che ha toccato, nel corso degli anni, tutta Italia.
Nel 2021 ha scelto come tappa anche il Museo Novecento a Napoli, che espone già opere dei due artisti napoletani e che, fin dalla sua nascita, si connota come museo in progress, rivolto all’acquisizione di nuove opere d’arte e all’ampliamento dei suoi confini cronologici e tematici, in un confronto continuo con la storia del Novecento e con l’ampio e variegato panorama delle esperienze creative contemporanee.
Ma nella giornata Amaci le manifestazioni si moltiplicano su tutto il territorio italiano e campano. Tra pubblico e privato. La Shazar Gallery di Napoli, in via Pasquale Scura 8, ospita Entropy #8, la prima personale italiana dell’iraniana Saghar Daeiri a cura di Marina Guida rinviata più volte a causa del covid.
Dipinti su tela, acquerelli su carta e micro-installazioni che narrano un sistema umano e sociale prossimo al collasso. Saghar Daeiri, con base a Instanbul, particolarmente attenta alla rappresentazione critica e grottesca della società in cui vive, affronta il disordine all’interno di un sistema attraverso un personalissimo linguaggio visivo che deforma l’immagine fisica, ne trasforma le fattezze lanciando segnali di un disfacimento intimo e collettivo. Potrete ammirarne l’opera fino al 6 febbraio.
Esposizioni non solo in presenza, ma anche online. È il caso dell’associazione EnterprisinGirls che da domani sul sito web presenterà le opere delle artiste Sara Lubrano, Elena Manocchio e Maria Siricio sul tema: Donne, attraverso lo sguardo femminile. Ci sarà anche la possibilità di vedere una dei loro lavori da vicino, esposti nel negozio di gioielli artigianali di Sara Lubrano, in vicoletto Belledonne,7, a Chiaia.