Qui sopra, Lasere. In copertina una delle oper

Visioni interiori: tra caos e identità. E’ la personale di Laser (ovvero Vincenzo De Rosa), milanese di nascita e napoletano d’adozione. Da ieri fino al 30 ottobre nella galleria Giosi- Spazio 104, in via Costantinopoli, a pochi passi dal Museo archeologico nazionale di Napoli e dall’Accademia di Belle Arti.
Un intenso viaggio nell’animo umano attraverso forme, colori e paesaggi mentali ricchi di simbolismi. Le tele sono caratterizzate da tratti stilizzati e tinte vibranti, pronti a creare un dialogo tra caos e ordine, figura e astrazione.
Spiega l’artista: «Il Caos è ciò che più si avvicina alla mia pittura e ogni quadro racconta una storia di identità in evoluzione. Il mio stile è indubbiamente influenzato dagli espressionisti tedeschi dei primi del Novecento: mi piace “imbruttire”, “deformare”, rendere quasi indecifrabili le figure utilizzando, però, un linguaggio più simile a quello dei writers. Lo definirei visionario (psichedelico). Preferisco il tratto grafico rapido e ininterrotto che cerco di fondere con la materia pittorica, alla ricerca di una forma di caos controllato, che questi due elementi generano. La mia è una pittura istintiva, la fase di progettazione formale quasi inesistente».
La mostra è curata da Fabiana Carelli e potrà essere visitata gratuitamente tutti i lunedì, mercoledì e venerdì, dalle 15.30 alle 19.

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