Mi manda (ancora) Picone ‘o napulitano se fa sicco ma nun more…
Il nuovo teatro Sanit in collaborazione con il Grand Hotel Parker’s di Corso Vittorio Emanuele, propone sei appuntamenti di teatro e musica fino al 31 luglio. Gli spettatori vengono accolti sulla terrazza e viene loro offerto un aperitivo che rappresenta un momento piacevole di convivialit . Il 17 luglio, ci sono anche io, sono andata per assistere a “Mi manda (ancora ) Picone” di Elvio Porta con Carmen Femiano ed Edoardo Puccini per la regia di Carmen Femiano. I testi sono tratti dal romanzo che precedette la sceneggiatura del film. Il film pluripremiato di Nanni Loy, del 1984, vede come interpreti principali Giancarlo Giannini e Lina Sastri, e con la famosa frase ” Mi manda Picone ” intraprende un viaggio nel ventre di Napoli, scoprendo una realt fatta di estorsioni, scommesse illegali, camorra e prostituzione.
E’ una sorta di critica sociale, dove viene messa in evidenza la doppia faccia della nostra citt , una legale e un’altra ben più inquietante e surreale. Sono passati trent’anni dal film e le riflessioni fatte allora sono ancora attualissime. Il bravo musicista Edoardo Puccini prende la chitarra e si siede davanti al suo leggio, noi tutti prendiamo posto e facciamo silenzio. La nostre sedie sono rivolte verso il panorama del golfo di Napoli che in questo caso fa da perfetta scenografia.
Dalle nostre spalle arriva Carmen Femiano cantando, guarda il panorama e sembra prenderne tutta la sua bellezza ed energia, me ne accorgo e mi emoziono. Pare che per Carmen non ci sia bisogno di molto di più, giusto un tavolino con un bottiglia d’acqua e un bicchiere, e due lampioncini che la incorniciano. Comincia il suo racconto scaturito dal romanzo che risulta diviso in otto capitoli, ciascuno con una prefazione, una sorta di sintesi di Napoli e dei Napoletani e di come, secondo l’autore, vengono derubati della propria vita. E cos Napoli è misteriosa, affascinante, democratica, nemica, imprevedibile, allegra. I napoletani sono, tra l’altro, emotivi, sanno fare i miracoli, sono angosciati, si parla anche del concetto di vuoto con il quale convivono e infine l’autore li paragona ai topi in quanto resistono ad ogni tipo di sterminio.
Parla di tutto ciò, Carmen, ce lo racconta tra una canzone e un’altra, alcune note come Assaje di Pino Daniele, altre poco conosciute, eppure bellissime come A Sirena di Salvatore Di Giacomo, del 1897.
Parla e canta guardando negli occhi il suo pubblico, attrice elegante e cantante con forte temperamento che parla in musica riuscendo ad esprimere e comunicare le sue emozioni. Intanto la scenografia cambia, la luce del giorno pian piano se ne va, il mare diventa nero e Napoli magicamente si illumina. Applausi, tanti. Ci avviciniamo a Carmen per i saluti, lei non si risparmia ed è cortese con tutti. Ora tocca a me, le dico «grazie, mi hai fatta emozionare» e lei «siamo qui per questo». Alla prossima.
I PROSSIMI APPUNTAMENTI
Venerd 24 luglio, recital “T’angheria”. Con la voce di Francesca Rondinella e la musica di Giosi Cincotti (piano e fisarmonica) daranno vita a “T’angheria”, un viaggio tra le emozioni.
Venerd 31 luglio, il direttore del Nuovo teatro Sanit Mario Gelardi porter in scena l’adattamento diel testo”Manuale di manutenzione sessuale per uomini e donne” dello scrittore ecuadoriano Jos Fuentes. Una satira sui luoghi comuni nei rapporti sentimentali, ma soprattutto sessuali, tra uomini e donne. Interpreti Irene Grasso e Antimo Casertano.
Per saperne di più
www.nuovoteatrosanita.it
Nelle foto di Armando Biblioteca, Carmen Femiano al Grand Hotel Parker’s accompagnata dalla chitarra di Edo Puccini