Buste maleodoranti che con il loro tanfo coprono il profumo del mare di Napoli, disagi dovuti alle muraglie che creano vere e proprie barriere che sono un impedimento sia per il traffico automobilistico che per quello pedonale. Per non parlare del pericolo sanit che, incombente, preoccupa i quartieri più colpiti, o meglio, invasi dalla spazzatura.
Una situazione messa solo da parte dai media per un po’ma che fondamentalmente è sempre esistita e mai risolta dall’ultimo scandaloso appello/denuncia fino al rinnovo di quello attuale.
Bisogna contrastare in modo intelligente atteggiamenti superficiali che tendenzialmente tendono a devastare la societ dove viviamo.
con questo fare menefreghista, non si fa altro che aumentare i problemi sociali di cui gi siamo invasi.
Si parla di attenzione al paesaggio, tutela dei beni culturali, energia solare e molto altro ancora, ma purtroppo se non sono concetti che entrano nella coscienza di ogni cittadino (partendo dal fare la raccolta differenziata a casa), è con pessimismo che penso e scrivo che si potr fare ben poco poich la gente che riesce a sensibilizzarsi è soltanto e sempre una piccola minoranza.
In un clima ambientale di estrema tensione, incontriamo Legambiente per esaminare un’importante figura del nostro secolo: Gregory Bateson figlio di un genetista inglese.
Biologo, etologo, antropologo, psichiatra, ecologo, fondatore della cibernetica morto nel 1980 considerato una pietra miliare nel settore dell’ecologia.
La figlia, Nora Bateson, commossa e compiaciuta ci presenta il film documentario An Ecology of Mind presso la Libreria del cinema a Trastevere (Roma).
Il film elogia le imprese di questo grande pensatore del Novecento che seppe cambiare il pensiero occidentale per una nuova visione della vita: la realt ecologica.
Durante la sua carriera da scienziato e studioso eclettico, Gregory Bateson, ha sempre ricercato le interconnessioni tra gli esseri viventi per comprendere i più piccoli segreti degli ingranaggi della vita.
Forse se fosse ancora in vita potrebbe risolvere le sorti preoccupanti di questo mondo e toglierci dall’angosciante prospettiva futura di un ambiente che va a rotoli!
In foto, Gregory Bateson