“Sui cammelli, la danza del ventre, la schizofrenia e altre pseudo calamit ” recita cos il primo capitolo di “Ho ucciso Sharazad. Confessioni di una donna araba arrabbiata” (Oscar Mondadori 2011) della giornalista, scrittrice e poetessa libanese Joumana Haddad, che oggi alle 18.30 incontra i napoletani al Teatro Instabile. Stereotipi e tabù messi allo scoperto, il mondo femminile arabo s-velato all’Occidente, un mondo fatto di donne perlopiù diverse da come vengono descritte dalla retorica di massa.
Il corpo, l’erotismo, il libero pensiero e la possibilit di dire no, all’uomo cos come ad Allah, o meglio alla religione declinata al maschile. Ma non chiamatela pecora nera Joumana è una donna come ce ne sono tante nel mondo arabo, in pace con la sua cultura che conosce a fondo e interpreta, da donna e da madre.
“Ringrazio i miei genitori-scrive-per aver dubitato di me e creduto in me, per le cose giuste e sbagliate che hanno fatto,…, per avermi rovinato e aiutato” emanciparsi dal luogo di nascita non vuol dire, del resto, comprenderlo e superarlo, utilizzarlo come punto di partenza per la crescita di un s più profondo e vasto?
Non ama definirsi emancipata, l’autrice, piuttosto preferisce sottolineare che nel mondo arabo ci sono molte donne che la pensano come lei, e molti uomini anche, “…e se non vi rendete conto della nostra esistenza, è un problema vostro e non nostro”. Ma poi torna sui suoi passi, e prova, con la scrittura a risolvere questo problema, di ignoranza, smantellando le mille e una notte, le leggende suggestive e i pregiudizi, raccontandosi per raccontare il mondo arabo femminile, dall’interno. Uccidendo Sharazade, icona/stereotipo che da tempo infinito nutre l’immagine della donna sottomessa, invisibile perch velata, un’immagine che molti uomini sognano, e molte donne alimentano nell’Occidente cos come nell’Oriente.
Discuteranno con l’autrice Diletta Capissi, Sergio Lambiase, Titti Marrone, Silvio Perrella. Letture a due voci di Joumana Haddad e Miriam Campaniello, accompagnate dal sax di Marco Zurzolo.
Il Tin-Teatro Instabile è in Via Fico Purgatorio ad Arco 38 Palazzo Spinelli
Tel. 3384731271
Nell’immagine, l’autrice Joumana Haddad