In punta di piedi si sta riaffacciando l’artista engag che mette il segno al servizio di un’idea capace di sensibilizzare e mobilitare contro il vuoto culturale, l’apatia e l’indifferenza come abitudine quotidiana. Un bell’esempio è offerto da Davide Cantoni, nato in Italia ma newyorchese d’adozione, che fa tappa a Napoli con la sua terza personale alla galleria Blindarte Contemporanea fino al prossimo 30 novembre. In concomitanza dell’evento, il direttore Memmo Grilli ha voluto inaugurare il progetto editoriale delle monografie d’artista dedicate ad autori che, nel corso degli anni, hanno instaurato con la galleria un rapporto di collaborazione, nonch di sodalizio artistico.
Pubblicato in doppia lingua italiano/inglese dalla stessa Blindarte in collaborazione con Hana Anouk Nakamura, curatore della la grafica per Mucca Design, il volume “111 anni” che d il titolo alla mostra, è stato presentato nel teatro dell’Accademia di Belle Arti.
E’ mancato il pubblico delle grandi occasioni, complici i corsi non ancora iniziati e la partita Napoli-Liverpool. Un vero peccato, data la portata dell’evento, reso ancor più prezioso dalla partecipazione di Memmo Grilli e dall’autorevole intervento del professor Mario Franco che ha dialogato con l’artista, definito da molti Cronista dell’Arte per la nota ispirazione del proprio lavoro alle immagini pubblicate sulle prime pagine del New York Times. Conflitti militari, guerre, aggressioni, violenze sui civili, atti terroristici, perpetrati nel globo a tutte le latitudini e stratificati negli abissi della memoria, ritornano in disegni fatti su carta e esposti, con la lente d’ingrandimento, alla luce del sole che brucia e rigenera.
“Il bruciato rappresenta una forma di purificazione che distrugge l’immagine- spiega Davide Cantoni nell’intervista, inclusa nel volume, a David Coggins- tanto che essa c’è e non c’è -spesso muta in modo drammatico- e può divenire molta diversa dall’originale, specialmente per quanto riguarda i disegni piccoli” (60×50 cm, ndr). “111 anni” di tanta guerra e poca pace in una cartografia che, nella contrapposizione del nero e del bianco, mira a suscitare un’offensiva che si fa radicale quando la sofferenza non indigna più. Le forme fisiche bruciate sono il segno tangibile della fragilit della condizione umana, che diventa insostenibile quando è accompagnata dall’indifferenza passiva. Mette in moto un’energia emozionale la serie di acrilici su tela, che mimano la loro fonte originale, la fotografia, e appaiono sia come un negativo che come un positivo. Questa dualit costringe a affisare lo sguardo, con le sorprese che ne derivano.
Con i disegni bruciati l’artista ha realizzato anche dei video che sono loop a ciclo continuo. In “Flag” mmx la bandiera americana senz’asta ondeggia nell’aria, brucia e poi si ricompone. Costruzione e distruzione di un simbolo ambivalente: gran parte del mondo vuole bruciarla, mentre duecentocinquanta milioni di americani la amano fino alla morte. Alla guerre sul nostro pianeta fa da contraltare il progetto delle galassie con il loop del sole che genera la vita e d ristoro all’animo inquieto.
Compatibilmente con impegni di lavoro, Davide Cantoni torner all’Accademia di Belle Arti: l’ha promesso alla direttrice Giovanna Cassese.
Quest’anno agenda è particolarmente ricca di appuntamenti: al via l’iniziativa “L’Accademia svelata” (28 novembre, 19 dicembre, 30 gennaio) con laboratori didattici per bambini, a diretto contatto con le opere d’arte, suddivisi per fasce d’et ; a novembre partono le “letture ad alta voce” che proseguiranno fino a giugno.
Eventi clou: l’inaugurazione dell’aula magna (12 novembre) che ospita una copia in gesso del fregio del Partendone, dono del re d’Inghilterra Giorgio IV a Ferdinando IV, e dal 16 dicembre la mostra ad Augusto Perez.
In alto, Davide Cantoni. N basso, un’opera dell’artista
Info:
“111 anni” di Davide Cantoni
Fino al 30 novembre
Blindarte Contemporanea
Via Caio Duilio 4d/10 Napoli
www.blindarte.com
LA NOTIZIA – NAPOLI E BANGKOK
Oggi, mercoled 3 novembre (ore 17) all’Istituto Bianchi di Napoli, a piazza Montesanto 25, l’incontro: “Napoli e Bangkok: leggere le citt del mondo”. Per l’occasione, Sergio De Santis e Lawrence Osborne incontrano i lettori, insieme a Giorgio Amitrano.