ll Don Giovanni, Vivere è un abuso, mai un diritto, diretto e interpretato da Filippo Timi in scena al teatro Bellini fino all’8 dicembre, è uno spettacolo che stupisce affascina, stordisce. Tra le raffinate forme kitsch realizzate dallo stilista di Prada Fabio Zambernandi, lo spettacolo sorprende per la sua opulenza poco comune di questi tempi. Colori, luci, vestiti e scenografie d’eccezione per uno spettacolo che traduce l’erotismo della seduzione in estetismo pop, nella delineazione di un personaggio che vive negli abiti che porta. Cos il 5 dicembre, Filippo Timi descrive il suo Don Giovanni in un incontro in occasione dell’apertura, all’interno del teatro Bellini della libreria Marotta&Cafiero Store, gestita dai ragazzi di Scampia.
Insieme a tutti gli attori della compagnia, l’artista ha presentato il suo lavoro gi nel titolo provocatorio nulla può essere dato per scontato, non il teatro, non la vita. Da Caraco a Kubrick, passando per Kiss me Licia e la Sirenetta, lo spettacolo attraversa i linguaggi del contemporaneo e mette in scena l’esasperazione erotico-patetica delle relazioni sentimentali grazie all’interpretazione di eccezione delle tre attrici Lucia Mascino, Elena Lietti, Marina Rocco, tre volti dell’amore femminile, totale e appassionato per Elvira, violento e sadomaso per Donna Anna, sempliciotto e diretto per Zerlina.
Un testo che si trasforma, dunque, in un pretesto per una sinfonia visiva di vocazione barocca ma che nasconde, nella storia di chi la interpreta una ricerca lunga, estenuata, crudele. Dopo il periodo molto lungo di collaborazione con Barberio-Corsetti dice rispondendo ad un giovane studente del Liceo Suor Orsola Benincasa intervenuto all’incontro, la sua carriera d’attore lo ha condotto fino alla regia ed alla scrittura, testuale e di scena, attraverso un percorso fatto di corpo, voce e studio.
La regola della direzione si trasforma in ricerca dell’istante e della deroga, di ciò che, imprevisto diviene teatro come i filmati di youtube o il tedesco di Donna Anna, frutto di una ricerca che capita in scena, e trasfroma le intuizioni in felici soluzioni d’effetto.
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In foto, Filippo Timi è Don Giovanni