Non capita spesso di trovarsi fa le mani un libro come Il barone borotalco di Gennaro Maria Guaccio (Rolando Editore) sia per la considerevole lunghezza oltre le trecento pagine sia per la difficolt nel collocarlo in un genere letterario ben preciso.
Come un romanzo di formazione il volume descrive le vicende personali del protagonista, un piccolo borghese con fisime nobiliari, collocandole nell’Italia fascista lacerata da campagne militari ed eterni conflitti sociali.
Eppure, dietro la metamorfosi del Barone da baldanzoso libertino a pingue voyeur si cela un malessere interiore di cui l’edonismo degli anni giovanili rappresenta solo una copertura. Questo disagio è ben visibile anche negli altri personaggi del libro quali il Dr. M, medico illuminato ispirato a Moscati, ed Alfredo, l’amico sensibile e sfortunato in amore.
Entrambi condividono con il Barone dubbi e tormenti esistenziali che risolvono l’uno attraverso la fede, l’altro ribadendo la fiducia nel più nobile dei sentimenti l’amore.
proprio Alfredo l’eroe di un romanzo popolato da marionette goffe e volutamente caricaturali, manovrate con destrezza da Guaccio, burattinaio sempre al centro della narrazione con divagazioni e commenti didascalici.
Consapevole della spinosit delle questioni trattate, l’Autore imprime un andamento scanzonato al racconto che scivola gradualmente nel grottesco, ironizzando sui tic e le debolezze dei suoi protagonisti ed elevando allo status di personaggi persino gli oggetti.
Altro perno del libro è la questione sociale che vede la borghesia contrapporsi al popolino. Persino la generosit con cui Giorgino, primogenito del defunto Angelo, viene accolto in casa dal barone, è l’espressione di un garbato paternalismo che maschera e rimuove dolorosi ricordi e sensi di colpa.
Disquisizioni filosofiche e colte similitudini (dopo la morte del guardiano il Barone è paragonato a Perceval nella sua ricerca del Graal) non appesantiscono la narrazione, sorretta da una prosa spumeggiante che ricalca il modo di esprimersi dei personaggi (le allitterazioni verbali di Iaccarino).
A riprova dei consensi ottenuti il romanzo ha ricevuto il premio speciale Targa Il Molinello all’ultima edizione del Concorso Letterario Internazionale Il Molinello di Rapolano Terme.
Oggi (venerd 27 febbraio, alle ore 17.30) alla libreria Guida di via Merliani (Vomero) si terr la presentazione del romanzo Il barone borotalco di Gennaro Maria Guaccio (Rolando Editore). Con l’autore interverranno Monica Florio e Annella Prisco Saggiomo. Modera Marisa Pumpo Pica. Letture di Aldo Spina. L’incontro è stato organizzato dal Centro Culturale Cosmopolis.
Nella foto, la copertina del libro