Omeopatia effetto placebo o rimedio che funziona? L’Associazione italiana dei pazienti omeopatici (Apo), in occasione del suo 25esimo compleanno e della Giornata mondiale della medicina omeopatica (10 aprile), ha organizzato l’incontro sul tema “L’omeopatia da Napoli a Lione”, per illustrare i principi che regolano questa terapia complementare riconosciuta in molti stati europei e extra europei e seguita, in Italia, da oltre 11 milioni di pazienti. Coordinati dalla giornalista e scrittrice Donatella Trotta, ne hanno discusso nella sala Dumas dell’Istituto francese “Le Grenoble” (via Francesco Crispi 86), Gennaro Rispoli, Paolo Bellavite e Alfredo Lubrano. L’evento è stato curato da Vega Palombi Martorano, past president di A.P.O Italia, oggi presieduta da Marisa Certosino, e gode dell’alto patrocinio della Regione Campania, del Comune di Napoli, dell’Università Federico II, di Federfarma e del sostegno di numerose case farmaceutiche.
Il convegno si apre con i saluti istituzionali del console generale di Francia a Napoli Jean Paul Seytre. L’Italia è stata tra i primi Paesi ad accogliere la Medicina Omeopatica, nata in Germania nel XVIII secolo per merito di Samuel Hahnemann. Napoli la città dove per prima si è diffusa. Gennaro Rispoli, professore di Storia della Medicina e direttore U.O.C. Chirurgia Generale Ospedale Ascalesi di Napoli nonché direttore del Museo Arti Sanitarie, traccia la figura del grande omeopata Sebastiano de’ Guidi, a cui è dedicato il meeting. Da Napoli il conte partì per introdurre nel 1830 questa medicina che dalla città di Lione, dove insegnava Fisica in un liceo, si diffuse in Francia e in Svizzera. Alfredo Lubrano, medico-chirurgo omeopata, e Paolo Bellavite, medico chirurgo ematologo, docente di Patologia Generale all’Università di Verona, illustrano i fondamenti della medicina omeopatica e forniscono una spiegazione scientifica del funzionamento dei medicinali naturali in alte diluizioni rispondendo alla madre di tutte le domande: l’omeopatia è un buon placebo, una vera medicina o entrambi?
La medicina omeopatica è un altro modo di curare ma soprattutto un metodo sperimentale-clinico-terapeutico scaturito dall’esperienza e dalla sperimentazione. Il medico omeopatico, a differenza del medico tradizionale che tratta il tipo di malattia indipendentemente dal paziente, rivolge la sua attenzione al malato e ricerca per ogni persona una cura specifica. «I pazienti -affermano il presidente onorario e il neopresidente- sono la prova del nove che l’omeopatia funziona anche su bambini, piante e animali, soggetti sui quali non si può parlare di effetto placebo». «E’ necessario il riconoscimento da parte dello Stato», sottolinea Andreina Fossati, responsabile Fiamo (Federazione italiana associazioni e medici omeopati).
La giornata mondiale della medicina omeopatica, istituita nel 2003 e patrocinata dalla Liga Medicorum Homoeopathica Internationalis (Lmhi), quest’anno coincide con il 25 anniversario della nascita di Apo Italia, associazione no profit fondata da Maria Teresa Di Lascia nel 1991 con il compito di tutelare la scelta dei pazienti di utilizzare la Medicina Omeopatica e di promuovere e divulgarne la conoscenza, ai fini della inclusione delle cure omeopatiche tra le prestazioni rese dal Servizio Sanitario Nazionale.
Per sensibilizzare le nuove generazioni, Martorano, omaggiata con fiori e regali per il lavoro svolto, dichiara di volersi dedicare esclusivamente al progetto “Sapersi osservare e riconoscere attraverso la medicina omeopatica”, in standby da alcuni anni per mancanza di tempo. Elaborato da medici della Fiamo Campania e patrocinato dal Provveditore agli Studi di Napoli, il progetto si rivolge alle scuole di ogni ordine e grado.
«Spero di essere un degno successore – conclude emozionata Certosino. Il prossimo convegno, annuncia, si terrà in una nota azienda agricola campana in cui tutti gli animali vengono nutriti con cibi sani e curati con medicine naturali».
Sul sito www.apoitalia.it è attivo un servizio di informazione per tutti coloro che intendono rivolgersi alla Medicina Omeopatica.
Esistono ammalati, non malattie. Ogni individuo si distingue per le sue peculiarità, ha un modo personale di vivere la malattia e, soprattutto, è libero di scegliere come curarsi.
Per saperne di più
A.P.O. Italia
Associazione Pazienti Omeopatici
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