I risparmiatori truffati dal Monte dei Paschi di Siena (MPS) devono ricorrere in Tribunale per vedersi riconoscere i crediti sottratti dall’istituto bancario toscano, per proposte di acquisto di azioni e obbligazioni poco trasparenti, mentre la banca si avvia ad una ricapitalizzazione di 2,5 miliardi di euro. Nel frattempo i vertici di MPS vengono tutti assolti in Appello (condannati in primo grado).
La gestione a dir poco “allegra” degli ex manager bancari, tra il 2008 e il 2012, avrebbe creato ingenti ammanchi, al punto che lo stesso MPS avrebbe formalizzato un risarcimento danni a uno dei manager coinvolti di 50 milioni di euro.
La Cassazione civile, con sentenza del 2020 (n. 12108), ha definitivamente appurato che, tra il 2008 e il 2012, i risparmiatori che hanno investito in MPS hanno subito un danno, per chiara responsabilità della banca. Tecnicamente non hanno dichiarato le minusvalenze (perdite), al fine di spalmarle nei futuri bilanci di esercizio, di fatto, omettendo verità, chiarezza e correttezza della manovra contabile relativa all’anno 2008.
Il 15 ottobre scorso, il Tribunale di Milano, ha finalmente condannato il Monte dei Paschi di Siena a risarcire gli investitori di quel periodo, compresi i piccoli azionisti.
In questa assurda vicenda, è mai possibile che:MPS danneggia i risparmiatori (imprese e famiglie); la magistratura (di secondo grado) assolve tutti gli imputati; la parte lesa (chi ha risparmiato i soldi per una vita) deve ricorrere in giudizio per vedersi ritornare indietro i propri soldi.
Nessun colpevole, quindi, per la mala gestio degli ex manager dell’MPS, quest’ultimo continua ad operare con aumenti di capitale e i malcapitati risparmiatori non rientrano ancora del proprio denaro, se non attraverso azioni collettive. Oltre al danno la beffa!
Se è vero che il ministero del tesoro possiede il 64% della banca toscana, perché gli azionisti devono ricorrere alla magistratura civile per riavere i soldi sottratti? Perché lo Stato non si fa garante con i risparmiatori, evitando a questi di perire nelle aule della giustizia civile per anni?
Eppure siamo in una fase storica davvero favorevole per le banche italiane, che stanno registrando utili record appena certificati dai conti trimestrali.
L’aumento dei tassi di interesse ha fatto registrare extraprofitti bancari da capogiro, piegando i debitori di mutui al punto da mettere seriamente in discussione la continuazione delle rate di pagamento per i prossimi mesi. Il paese si indebita e le banche si dividono i ricavi!
Un atto rivoluzionario da parte del ministero del tesoro, a questo punto, sarebbe quello di risarcire immediatamente tutti i risparmiatori defraudati, evitando le giuste e sacrosante pretese risarcitorie attraverso la giustizia civile.
È mai possibile che nessuna forza politica se ne faccia garante?
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