DiversaMente,lungometraggio documentario di un’esistenza outsider prodotto da NFI&Soundciak.
Il tema è il coraggio di scegliere. Sullo schermo si mescolano scelte di vita dei due protagonisti Antonio, prete a Pratella e Cristiano, scalatore sui monti a ridosso di Positano. Il racconto è tutto nelle interviste. Due scelte di vita opposte. Antonio non sceglie ma è costretto a rifugiarsi sulle rive del fiume Lete perch, come racconta una sua fedele, osteggiato dalla Curia gestita fino a pochi anni fa dal Cardinale Giordano, noto alle cronache giudiziarie per aver condotto la sua missione pastorale pro domo sua. Non è stato condannato perch è uso da noi non punire politici, dirigenti, generali, prefetti, prelati.
Cristiano, vero protagonista del documentario, parla molto di s. «Stanco della noiosa vita a Venezia, decido di voler dare un futuro diverso ai miei figli. La mia passione è scalare e vivere nella natura. Dopo anni di ricerca trovo un casolare abbandonato e distrutto a circa 45 minuti dal primo centro abitato. I primi anni sono stati difficili senza acqua e luce. Ora sono felice. Ho costruito la casa, resa praticabile la strada, ho avuto acqua e luce. Vivo libero, però, sono vincolato alla terra, assistere gli animali, curare gli alberi e l’orto».
Ha lasciato la citt con la moglie Martha e la piccola Bianca che a suo dire ha avuto problemi sin dai primi giorni di scuola per il grembiule pieno di macchie, definita “capretta” per la scarsa igiene per mancanza di servizi igienici e privi di fornitura idrica. «Ora ha undici anni e desidera avere amicizie, fare shopping, vivere altrove». Martha, ballerina, lascia la danza condizionata dalla scelta di un uomo sbagliato non confacente alla sua carriera di artista. E’ l’errore che fanno in molte. Tra gli animali, la femmina sceglie con cura il proprio maschio per il futuro dei propri nati e per preservare la specie. Però lei corona il sogno di far nascere Jacopo in modo naturale e spontaneo come avviene nel mondo degli animali. Si deduce che Cristiano appartenga a una famiglia molto agiata. Non viene detto quale è la fonte di guadagno della coppia. Come abbia potuto avere luce e acqua solo su in montagna e chi ha sostenuto la notevole spesa. Il rudere diventato prima casa ora è una villa dotata di tutto. Nell’amore per la natura sono inclusi i molti giocattoli di vera plastica per il maschietto.
Cristiano nelle interviste appare seduto vicino a un tavolo di fattura pregevole in un lussuoso soggiorno.Lo si vede spesso assiso solo sulla roccia assorto in atteggiamento contemplativo come un monaco lama. Recita bene la parte del ricco eremita. La regia del giovane Lorenzo Marinelli è molto sapiente. Non si capisce, invece, il ruolo dei due scrittori essendo tutto impostato su interviste. Meno chiaro il coordinamento tecnico scientifico. Nella scheda non risulta chi ha curato la fotografia che rende il tutto molto pregevole e chi il montaggio molto dinamico. Battiato nell’intervista «tutti hanno la stessa intelligenza ma poi chi sceglie il percorso delinquenziale chi invece la via dell’onest ». Caro Franco l’intelligenza si sviluppa nell’ambiente in cui vivi e con gli studi. Non viviamo nello stesso habitat e molti non hanno le risorse economiche per studiare oppure non hanno voglia.
In sintesi perch questo documentario a chi porta giovamento? E’, forse, solo un lungo spot pubblicitario a Cristiano e al suo luogo d’incanto denominato “La Selva? Sorger un Hotel?
La sala Dumas dell’istituto francese di Napoli gremita gente in piedi per la biografia di uno sconosciuto egoista. Antonio, escluso da ogni parrocchia, per aver scelto di vivere da povero e sulle orme di S. Francesco, fa solo da contorno. La serata non rientrava nella programmazione del Grenoble che offre sempre momenti di alta cultura ma voluta dall’assessorato alla cultura del Comune.
In foto, un frame del documentario